Ippica, La Maura: schiacciante vittoria di Tornado Spritz nel Premio Cortez Bi

Nel Premio Cortez Bi, prova sul miglio per cavalli di cat. F, match spaccato proposto dal betting tra Tornado Spritz e Toronto As , ma in pista dominio schiacciante del cavallo allenato da Andrea Sarzetto e guidato da Manuel Pistone, facile al comando e poi protagonista di un allungo imperioso ai 500 finali con il quale ha letteralmente lasciato sul posto i rivali. Tosca Joy ha seguito il vincitore sin dal via e pur perdendo il contatto sul cambio di marcia, ha conservato con coraggio il piazzamento dal tentativo di Toronto As, che si è “scontrato” sulla chiusa-super del vincitore (41.4 i 600 finali) ma è apparso poco incisivo. Quarta vittoria nelle ultime cinque uscite per Urpiduss, soggetto in grande forma: il cavallo di Max Castaldo ha speso molto per sfondare (600 iniziali in 43 netti), dopo aver allungato sul penultimo rettilineo ha affrontato la curva finale in maniera prudente ed è ripartito in retta per tenere a distanza di sicurezza Useful, giocatissimo al betting. Terzo posto per Umby, mentre Utilla By Bye si è gettata di galoppo dietro l’autostart. Terza vittoria a seguire per la sempre più convincente Velina Vald: nel Premio Okayama la cavalla allenata da Harri Rantanen e guidata da Max Castaldo ha fatto tutto facile, volando al comando, controllando e staccando in retta con gli ultimi 600 metri in 42 e spiccioli. Very Good Sf si è scoperto dopo 700 metri ma non è riuscito a minacciare la vincitrice, chiudendo comunque al secondo posto. Volpelli si è gettato di galoppo all’ingresso in retta quando ancora era alle spalle della vincitrice e avrebbe potuto lottare almeno per un piazzamento. Sugli errori di Velez D’Aghi e Vicky Roc, al terzo posto è emerso Visy Pan. Nel Premio El Più Light era il turno dei gentlemen, impegnati in sediolo ad anziani di cat. D/E/F/G in una maratonina ad inseguimento: bella vittoria di Ramon di Mira e soprattutto bella interpretazione di Dante Bosia, che ha azzeccato la mossa vincente quando a 1200 metri dall’arrivo si è scoperto in anticipo sull’estremo penalizzato Timoz e in breve ha rilevato al comando il labile leader Sheridan Treb: una volta in testa, Ramon di Mira non si è fatto più minacciare dai rivali, tra i quali alla fine il più pericoloso si è rivelato Ohan dei Greppi, che ne aveva seguito le mosse sistemandosi in seconda posizione al passaggio. Terzo con discreto finale Rossano. Puledri con poco all’attivo nel Premio Odile de Sassy: alla terza prova in carriera, Votan ha trovato la sua corsa guidando sicuro da un capo all’altro nelle mani di Lorenzo Baldi che ne cura anche il training. Il debuttante Verzellino Jet ha provato a risalire all’esterno, è sceso in seconda posizione ai 500 finali e ha difeso il piazzamento dal tentativo di Vidia Club. Il rientrante Vincent Ferm ha sbagliato al via e dopo notevole recupero ha ripetuto l’errore sull’ultima curva. Trasferta vincente per Thanks For All: la cavalla allenata da Holger Ehlert e guidata da Orlando Orlandi è stata brava e anche fortunata nell’approfittare dell’errore improvviso di Triade Ferm al termine della piegata finale quando era ancora al comando: la cavalla di Matteo Restelli allargando ha creato qualche intralcio anche a Tempesta Lux che viaggiava al suo esterno, Thanks For All ha colto al volo l’occasione per passare in vantaggio e salvarsi sino in fondo dal ritorno del gruppo, con Tempesta Lux che in stretta foto è emersa al secondo posto su Titan Ross. Quinta vittoria (la seconda consecutiva) nelle ultime sette uscite per l’ottima Unbelievable As: sfruttando l’abilità di Roberto Vecchione nelle partenze da fermo, la cavalla allenata da Holger Ehlert ha conquistato il comando e ha retto gli attacchi dei rivali sino in fondo. In realtà nel compito è stata agevolata dagli errori di Uno Italia (a 700 dal traguardo) e di Uragan Kronos (ai 300 finali) quando si trovavano ai suoi fianchi e sembravano poter mettere in discussione il risultato. Alla fine l’avversario più pericoloso è stato Ulma, che ha avvicinato la vincitrice senza però riuscire nell’aggancio. Al terzo posto l’altro “superstite” Undisclosed. cdn/AGIMEG