Ippica, Ippodromo La Maura: Tino Roc vince al debutto nel trotto montato

Il venerdì pomeriggio del trotto all’Ippodromo SNAI La Maura si apre con un convegno che vede in pista i quattro anni a confronto sulla distanza di 1650 metri. E’ il Premio Patrick con protagonista, alla ventottesima corsa in carriera, Unlight Grif, una “Varenne” allenata da Luciano Pasolini e oggi guidata in maniera ispirata da Tommaso Di Lorenzo, la quale ha rischiato la gara d’avanguardia reggendo la favorita Urapan; quest’ultima, però, è sbottata di galoppo poco prima del chilometro, consentendo così alla battistrada di riprendere momentaneamente fiato e di ripartire in retta per sottrarsi di misura alla puntata di Uber Trio. Terzo posto per Uber Prid. Dopo quello di Urapan alla prima corsa, altro flop di un favorito nella prova per cavalli di tre anni nella seconda, per il Premio Atollo. Vanni Indal (1,69 la quota al Tot) è rimasta fuori dallo strappo iniziale, ha provato a venire avanti per corsie esterne ma senza troppa cattiveria e sull’ultima curva ha progressivamente alzato bandiera bianca. Di tutt’altra consistenza la performance di Vanilla Club, che ha respinto con 400 metri iniziali molto violenti (28”2) l’assalto di Volartyl, ha graduato nella fase intermedia ma ai 350 finali è ripartita per vincere al proprio personale (1’14”6), sicura nelle mani di Max Castaldo che ne è anche l’allenatore. Volartyl ci ha provato in avvio, poi si è adeguata in coda alla battistrada e nel finale, soffrendo, ha difeso la piazza d’onore, mentre la volata per il terzo posto è stata vinta da Vortex Va su Valceronda. Soggetto che non conosce mezze misure, Veantur esente da errori ha siglato la quinta vittoria della carriera (la quarta nelle ultime cinque uscite) anche a La Maura nel Premio Steno. Ferdinando Pisacane, che ben conosce pregi e difetti del cavallo allenato da Andrea Sarzetto, lo ha guidato con la massima prudenza possibile, ma quando è stato il momento di fare sul serio Veantur ha mostrato i mezzi di cui dispone, attaccando Vincent Ferm e passando sull’errore del rivale (che però sembrava in difficoltà) già al termine dell’ultima curva. Nonostante tragitto per larga parte allo scoperto (offrendo punto di riferimento al vincitore), Vivienne Effe ha colto un buon secondo posto, mentre Elstar dopo corsa prudente ha fatto sua la terza moneta. Nella prova al trotto montato, ha fatto un vero e proprio “numero” Tino Roc, che debuttava nella specialità ma si è dimostrato tagliatissimo per la sella. Nel Premio Eye of the Storm, il sauro della scuderia Sant’Eusebio, con in sella Santo Mollo (anche lui grande interprete della specialità), ha preso subito il comando andando via a tutto gas (primi 600 metri in 41”9, km iniziale in 1’11”2) e imponendosi per dispersione, alla media di 1’14”4, con il quarto finale in comprensibile rallentamento ma senza che mai il risultato finale fosse in discussione. A largo intervallo, è emerso al secondo posto Ribot Zs regolando negli ultimi metri l’altro penalizzato Timoz. La “maratonina” con avvio tra i nastri, Premio Louvre, ha visto il ritorno al successo dello specialista Romero. Il portacolori della scuderia Louisiana, con Andrea Guzzinati in sediolo, ha conquistato il comando e ha imposto il suo passo ai rivali, che lo hanno lasciato fare per quasi due chilometri. Sara del Pino è stata la prima a spostare al largo, ma senza risultati apprezzabili, ci ha provato allora Temon Your Sm con maggiore decisione, ma appena ha visto profilarsi la sagoma del rivale, Romero ha allungato e si è reso intangibile in retta. A Temon Your Sm non è rimasto che adeguarsi al secondo posto, mentre Tzigana Bi allo sprint ha piegato Touchee Bi per il terzo posto. Vittoria di Una Magia Bi nella prova per cavalli di 4 anni con i gentlemen in cabina di regia. Nel Premio Intesa DVM V7, gran merito va a Mauro Biasuzzi, che da “vecchia volpe” ha messo nel sacco i rivali con un piccolo capolavoro d’astuzia e d’esperienza. Una Magia Bi si è liberata dopo 400 metri dalla posizione in corda e ha raggiunto la battistrada Unique Men, l’ha scortata fino all’ingresso in retta (badando principalmente a tenere chiuso il gruppo) e ha poi allungato secca rendendosi intangibile. La favorita Ulma, in scia alla vincitrice, è stata costretta giocoforza a subire gli eventi e quando si è liberata la vincitrice era ormai scappata via. Terzo posto per Une di Nando che allo speed ha bruciato Unique Men. Anziani di cat. F a confronto sui 1650 metri nella prova di chiusura, Premio Defilé. A Tarquinia, oggi esente da errori, è bastato un solo parziale per risolvere la pratica: la cavalla allenata e guidata da Mauro Baroncini dalla terza pariglia ha spostato decisa poco dopo il km e in poche battute ha superato la battistrada Twig Zac allungando sicura verso il traguardo. Tina Trio e Sigant Prav, secondi e terzi dal via in corda, sul calo di Twig Zac sono emersi alle migliori piazze. cdn/AGIMEG