Ippica, Coordinamento ippodromi: “Situazione sempre più degradata, ai tanti ippodromi già chiusi si sono aggiunti anche Grosseto e San Giovanni Teatino”

“La situazione dell’ippica nazionale e’ sempre più degradata. Ai tanti ippodromi già chiusi si sono aggiunti anche Grosseto e San Giovanni Teatino e proseguendo di questo passo ne chiuderanno molti altri ancora con la conseguente definitiva chiusura dell’ippica nazionale. Ci auguriamo che il prossimo Governo prenda in mano la situazione e provi a salvare e rilanciare questo Sport”. E’ l’allarme lanciato in una nota dal Coordinamento ippodromi, che a seguito della pubblicazione da parte del Ministero del calendario di maggio e giugno evidenzia come “le giornate di corse sono 97 in meno rispetto al primo semestre dello scorso anno. Lo storico ippodromo di Grosseto e’ scomparso. Sono improvvisamente apparse a giugno 4 giornate di galoppo a Follonica. L’Ippodromo di San Giovanni Teatino e’ scomparso e forse le sue giornate sono state trasferite a Bologna. Non vi e’ traccia di un atto ministeriale che motivi la chiusura dei due ippodromi e l’assegnazione ad altri delle loro giornate. Gli stanziamenti medi del monte premi a giornata sono uguali per fascia di appartenenza (ma non per tutti vedi Cesena e Montecatini) sulla base del decreto di classificazione che peraltro e’ in corso di rivisitazione e di esame da parte del TAR. Per i grandi premi non è cambiato nulla. Alcuni ippodromi hanno giornate in più ed altri in meno rispetto allo scorso anno senza alcuna spiegazione. A metà anno non si conoscono nemmeno le giornate di corse che ogni ippodromo dovrà fare”. lp/AGIMEG