Ippica, all’Ippodromo SNAI San Siro O’Juke torna vincente

All’Ippodromo SNAI San Siro convegno domenicale ridotto a causa dell’annullamento della prima corsa, ma comunque in grado di offrire un paio di eventi di buon livello. La prova più interessante si e’ disputata proprio in chiusura di programma, con i fondisti in azione nel Premio Duca D’Aosta, Handicap Limitato sui 2800 metri della pista grande che vedeva al via diversi soggetti reduci dal Premio Monterosa del 23 settembre scorsa, ma con l’ “intruso” O’Juke a sparigliare la linea: il tre anni della scuderia Allegria in primavera aveva vinto la sua maiden a grossa quota e si era confermato con l’ottimo secondo posto nel Gran Premio D’Italia Listed dietro Henry Mouth (poi secondo nel Derby), ma da quella data rientrava, con tutte le incognite del caso. Lucia Lupinacci l’ha presentato già in bella condizione: O’Juke ha corso a centro gruppo e ai 400 finali si e’ preparato allo spunto, solo che ha faticato a trovare la giusta azione e Doncaster Magic (da mesi in grande forma) sembrava avergli rubato il tempo filtrando all’interno e tentando l’allungo: ben sostenuto da Sergio Urru, O’ Juke si è però ingambato nei 200 finali ed e’ riuscito ad agguantare il rivale in zona traguardo. Terzo posto per Cat delle Rose, davanti a Eugubina e Pillola finite vicine per il quarto posto.
Una sorta di “calcio di rigore” per Space Oddity il Premio Furato, reclamare sui 1800 metri in pista media in cui i valori del pronostico sono stati rispettati in pieno. Il cavallo di Maria Moneta ha sbrigato la formalità senza patemi, passando di slancio ai 400 finali e allungando su Having Fun che ha invece avuto qualche difficoltà a liberarsi dalla posizione all’interno. Sotintes ha corso all’estrema attesa e nel finale ha rimontato Lookamazing per il terzo posto. Ha riservato un arrivo a sorpresa, anche se non eclatante come quello del sabato, anche la seconda “nursery” della stagione all’ippodromo San Siro, il Premio Arena Civica, sui 1200 metri in pista dritta. Sopran Wilky ha corso in prima linea dal via, superando progressivamente Morsive e tentando l’allungo ai 300 finali, ma sulle sue tracce si e’ lanciata Magic Ballet: ben sostenuta da Dario Di Tocco, e sfruttando il sensibile vantaggio di chili, la puledra di Marco Gonnelli ha rimontato il rivale e lo ha agguantato proprio nelle ultime battute. Thesan non ha saputo seguire i primi due nell’allungo ma ha difeso il terzo posto da Do It Again. Dopo tre prestazioni non sempre fortunate, è arrivata la prima vittoria della carriera per Vabobos nel Premio Museo del 900, la maiden per i cavalli di 2 anni sui 1000 metri: il portacolori della Grizzetti Galoppo, con Nicola Pinna in sella, si e’ mantenuto largo sui primi per scattare ai 350 finali e ingaggiare un bel testa a testa con Lady of Fire: la puledra di Antonio Peraino ha provato generosamente a tenere testa al rivale, che pero’ e’ passato piu’ chiaramente di quanto dica il risultato finale, da cavallo ancora pigro come dichiarato dal suo interprete nel dopocorsa. Twilight Eclipse a diverse lunghezze ha concluso al terzo posto. Windy York, si sa, quando puo’ correre da leader e impostare il ritmo diventa un osso duro per tutti: la portacolori della scuderia Shosholoza lo ha confermato ancora una volta nel Premio Nemesi, handicap sui 1700 metri in pista media per sole femmine di 3 anni e oltre. In barba al top weight, Claudio Colombi ha portato senza paura al comando la cavalla allenata da Maria Moneta, che ha dettato un’andatura regolare e si e’ mantenuta in vantaggio sino in fondo difendendosi da Pizzo Carbonara, autrice dell’ennesima prova brillante, e da una Dollar Exchange che ha recuperato molto lungo lo steccato battendo Reine Vraie per il terzo posto. mo/AGIMEG