Ippica: all’ippodromo SNAI San Siro Greg Pass vince il Premio Salselon

All’Ippodromo SNAI San Siro primo infrasettimanale dell’anno con gli occhi puntati sulla prova tecnicamente piu’ interessante, ovvero il Premio Salselon, una condizionata sui 1600 metri della pista grande che offriva l’occasione del rientro a due validi soggetti come Greg Pass e Poeta Diletto. I preventivati protagonisti della vigilia hanno dato vita ad un bel duello nei 400 finali, con il portacolori della scuderia Incolinx che dopo gara di testa e’ stato capace di respingere il rivale, comunque dimostratosi degno rivale. Per Fabio Branca, da qualche mese prima monta della scuderia dell’ingegnere Diego Romeo, una “prima” vincente in sella al 6 anni da Raven’s Pass, il quale ha mostrato gia’ una buona condizione oltre alle consuete doti di combattente con cui si è fatto apprezzare nelle precedenti stagioni. Valori rispettati anche per il terzo posto con Flight of Dubai davanti a Perego, quest’ultimo autore di rientro confortante dopo diverse traversie.
Protagonisti del convegno inaugurale di domenica, i tre anni hanno aperto anche la riunione di mercoledì con il Premio Razza di Besnate, una maiden sui 2000 metri in pista media per maschi e castroni. Ritirato nell’imminenza della corsa Sensazione Poy (dopo aver fatto i capricci fuori e dentro le gabbie), la corsa ha visto l’atteso Tassilo imporre ritmo molto blando ritrovandosi pero’ a corto di argomenti in retta. A salvare le sorti della scuderia Incolinx ci ha pensato l’alleato Giausar: trascuratissimo al gioco dei piazzati, il debuttante di Nicolo’ Simondi con Sergio Urru in sella dopo aver seguito dal via il compagno di colori, ai 200 finali si e’ staccato in lotta con Nuit Diabolik (l’altro soggetto meno atteso del campo) contenendo il rivale di misura ma chiaramente. Per linee interne Davanti San Guido ha preceduto per il terzo posto Pazzesco, che per primo aveva lanciato la volata ai 400 finali.
Nel Premio Poia, un discendente sulla distanza minima per cavalli di 4 anni e oltre, Spring Eternal ha centrato il sospirato primo successo della carriera, mostrando quella brillantezza che le aveva fatto difetto nelle recenti prove di Varese: l’importata della signora Giusy Guida in allenamento a Luciano Vitabile, e’ partita come una palla di fucile e non si e’ mai fatta avvicinare, vincendo facile facile nelle mani di Federico Bossa. Gordon Gekko all’attesa e’ emerso al secondo posto mentre Ipazia (ottimo rientro) su distanza inusuale ha rimontato Ilnassa per il terzo posto dopo qualche problema di “traffico” ai 400 finali.
Nel Premio Meda, un handicap per anziani sui 2000 metri della pista media, la “punta” ci ha visto giusto appoggiando con convinzione Kobal Kolor: sempre intonato sulla pista milanese, il portacolori della scuderia Lupayaro, training di Sergio Dettori e monta di Luca Maniezzi, ha fatto valere la condizione in progresso dopo il rientro pisano allungando in progressione ai 400 finali tenendo in rispetto i rivali sino in fondo. Universo Sprite e’ avanzato all’interno ed è terminato buon secondo su Harbour A Secret, mentre il battistrada Pincode e’ calato presto dopo gara di testa. Arrivo inatteso nel Premio Razza Dormello Olgiata, la maiden gemella della prova di apertura riservata alle sole femmine di tre anni, dove si e’ presentata molto bene l’inedita Eugubina: trascurata al betting, la portacolori del signor Andrea Fiordelli Sauro allenata da Raffaele Biondi e montata da Silvano Mulas ha galoppato per corsie larghe prendendo come punto di riferimento la favorita Sladina, si e’ staccata in lotta con la rivale nei 400 finali allungando ulteriormente nei 100 conclusivi: al rientro non sembrava neppure troppo sudata, per cui c’e’ la possibilita’ che sentiremo ancora parlare di lei. Terza a intervallo Blue Evolution.
By Royal Approval si e’ presentato bene sulle piste italiane siglando il Premio Brugherio, una “reclamare” sui 1700 metri della pista media: il neo portacolori di Eugenio Goldin con in sella Walter Gambarota ha fugato i dubbi relativi alla tenuta alla distanza (in Inghilterra aveva corso sino ai 1400 metri) allungando progressivamente in retta e staccando nel finale Blumont e il compagno di allenamento Faradays Spark, in bel recupero in retta. lp/AGIMEG