Ippica: all’Ippodromo Snai La Maura domenica vittoriosa per Takemon

All’Ippodromo SNAI La Maura di Milano secondo convegno domenicale del mese imperniato sul Premio Oasis Bi, “maratonina” sui 2700 metri a resa di metri per cavalli di cat. B/C/D/E valida anche come II Tris. C’e’ voluta tutta la bravura di Roberto Vecchione (e la grande grinta di Takemon) per risolvere una corsa che si e’ subito messa in salita visto che in testa e’ andato Simpaty Trio, giocatissimo dopo l’ottima, vittoria fiorentina: com’era nelle attese, il battistrada si e’ dimostrato un osso duro, gestendo il ritmo e producendo un allungo ai 400 finali che gli ha consentito di entrare in retta in chiaro vantaggio, ma il driver aversano, dopo aver provato l’avanzata in terza ruota sul penultimo rettilineo, e’ stato bravissimo a far ricaricare il suo Takemon sull’ultima curva in scia a Universo D’Amore, poi e’ tornato alla carica in retta e ha agguantato il rivale nelle ultime battute. Simpaty Trio e Marco Stefani hanno poco da rimproverarsi avendo giocato al meglio le proprie carte: Tatanka Cup ha sfruttato abilita’ tra i nastri e posizione per restare in quota e conquistare un ottimo terzo posto davanti a Universo D’Amore, calato in retta dopo percorso generoso. Al via aveva sbagliato l’atteso Tantalio.
Apertura di convegno, invece, con i gentlemen impegnati nel Premio Zenith Effe in sediolo a cavalli di 3 anni sui 1650 metri: Aleardo Dall’Oglio ci ha preso giusto e dopo il successo di martedi’ con Saretta Sem, ha concesso il bis con l’attesa Vendome Ok: la cavalla allenata da Massimiliano Castaldo e’ passata di forza al comando dopo 700 metri e non ha consentito ai rivali di avvicinarla, vincendo a media di 1’14”8. Una generosa Vicenza Jet ha conservato sino in fondo il secondo posto sottraendosi a Vintage Tur, mentre Veruska Bar si e’ impegnata al largo ma senza incidere.
Da nettissimo favorito, Zidan Petit ha “scherzato” contro i coetanei nel Premio Candid Effe: con Roberto Vecchione in sediolo, il puledro di El Mouloudi Taldaoui ha trottato i 1650 metri in 1’16”2 centrando al minimo dei giri il secondo successo della carriera, sempre seguito dal diligente Zalabar Men e da Zante Trio che hanno conquistato le piazze.
Nel Premio Up From Jm, sui 2250 metri, si e’ fatto trovare subito pronto il rientrante Zenio, reduce da una operazione: nonostante il numero all’esterno della fila, il tre anni di Alessandro Gocciadoro ha conquistato il comando, ha gestito il ritmo accelerando nel penultimo quarto per far pesare la risalita all’esterno al favorito Zigano che pero’ ai 100 finali e’ sembrato prendere il sopravvento; il portacolori della Pink & Black ha però trovato energie per rimontare il rivale negli ultimi metri, imponendosi a media di 1’16”. Pe il terzo posto Zebu’ Risaia Trgf per le vie brevi ha rimontato Zamora Font.
Vittoria “tattica” di Sport D’Anzola e Santo Mollo nel Premio Champion On Ice, sui 1650 metri per cavalli di cat. F: subito al comando, il portacolori della signora Signora Manzi ha potuto distribuire al meglio le energie e nel finale si e’ limitato a controllare le mosse di Urniano, che lo aveva affiancato dopo 600 metri. Terza l’appostata Tittipul, mentre lo schema ha penalizzato gli attendisti, in primis l’attesa Ussara Gial
Grande prova di Unno del Duomo, soggetto dai trascorsi classici, nel Premio Robert Bi, prova sui 1650 metri per cavalli di cat. D: con Antonio Greppi in sediolo, il cavallo Alessandro Marucci ha confermato le sensazioni positive della prova di rientro a Treviso piegando dopo percorso esterno, a media di 1’13”6, la battistrada Robinia, che non e’ una leonessa quando corre al comando e infatti alla fine ha ceduto anche il secondo posto a Radio Wise, che ha agito in scia al vincitore.
Nel Premio Firm Tribute, sui 1650 metri per cavalli di 4 anni, e’ arrivato il secondo successo nel pomeriggio per Alessandro Gocciadoro: prestazione-monstre, quella di Vivienne Effe, capace di girare all’esterno di un ritrovato Versus All (che è andato via a gran ritmo – 1‘13”9 il primo chilometro – per far pesare il percorso esterno alla rivale) e di batterlo di forza nelle ultime battute, abbassando di un decimo (1’13”8) il proprio personale. lp/Agimeg