Dopo la Gran Bretagna, anche l’Australia valuta di introdurre la tassa sul punto di consumo. Il nuovo criterio, adottato in UK nell’ottobre dello scorso anno, prevede di tassare del 15% il gioco online là dove viene effettuata la giocata. Secondo l’esecutivo, che ha simulato l’efficacia di un tale provvedimento sulla regione dell’Australia meridionale, ha reso noto che su 2 milioni di abitanti oltre 70 mila scommettitori potrebbero generare introiti fiscali per 37 milioni di euro l’anno. lp/AGIMEG