Giochi: Nepal come Macao, si candida a diventare il nuovo punto di riferimento del gioco asiatico

Il Nepal si candida a diventare il nuovo punto di riferimento del gioco asiatico. La “Silver Heritage”, società di gioco che gestisce Casinò nel Laos e in Vietnam, ha investito 40 milioni di dollari in un resort con annesso casinò sito in Nepal, a soli 12 km dal confine con l’India. Con il continuo aumento del numero di indiani benestanti, il Nepal – con una popolazione di soli 29 milioni di abitanti – si candida a diventare la prossima capitale dei Casinò d’Asia, sulla scia di Macao. Proprio come per la Cina, il gioco d’azzardo è infatti vietato in India, con solo due piccole eccezioni: Goa e Daman, sulla sua costa occidentale, dove i casinò sono autorizzati. Negli anni si è andata a creare una fiorente industria di gioco non autorizzato che produce 10 miliardi di dollari l’anno in entrate di lorde. Gli indiani amano giocare, ma di fronte alle limitate opzioni in patria, devono spostarsi migliaia di chilometri a sud-est per Macao e Singapore. Nel 2010, quando due proprietà di casinò, tra cui Marina Bay Sands, aprirono a Lion City, gli arrivi turistici indiani alla città-stato aumentarono considerevolmente. In virtù di ciò, l’apertura di simili attività in Nepal potrebbe dare la spinta ad un’economia ancora dipendente dall’agricoltura. mm/AGIMEG