Giochi, Francia: dal 2000 puntate raddoppiate a 46 miliardi di euro, ma spesa media procapite sotto i 200 euro

Dal 2000 a oggi il mercato del gioco in Francia ha subìto un’importante evoluzione con un incremento sensibile delle puntate che solo in parte ha influito sulla spesa procapite. Il volume delle giocate è quasi raddoppiato, passando da 24,3 miliardi di euro a quasi 45,9 miliardi di euro nel 2016, con una spesa netta di 193 euro per abitante. Negli ultimi sedici anni, il tasso di payout è aumentato, passando dal 74,4% del 2000 al 78,2% del 2016. In affanno invece il settore dei casinò nonostante una importante espansione dell’offerta di giochi (32 aperture di stabilimenti tra il 2000 e il 2015 per 10.600 slot machine aggiuntive). Secondo gli operatori, questo rallentamento è legato all’introduzione del divieto di fumare nei giochi pubblici, nonché al rafforzamento degli obblighi e all’apertura dei giochi da tavolo (Poker) in forma di competizione. In calo anche l’ippica, con la spesa  diminuita costantemente dal 2009, nonostante il ricco calendario di gara (4.981 gare di scommesse nel 2000, 16.500 gare nel 2015) e di punti vendita (12.800 punti vendita nel 2015 contro 8.169 nel 2000). Sostanzialmente stabili, infine, le lotterie. lp/AGIMEG