De Seriis (CDSEvents): “Ad Olomouc il prossimo Tana delle Tigri. Insieme a Lottomatica proponiamo un poker basato sulla pura competizione sportiva”


“Per la nuova sede del Tana delle Tigri abbiamo puntato su una grande novità: il Casinò Go4games Hodolany di Olomouc, in Repubblica Ceca. E’ la prima volta che un torneo “Made in Italy” viene organizzato in questa location, ma non è la prima volta che il Tana cerca nuovi lidi. Siamo stati i primi ad organizzare a Brno e in Macedonia e soprattutto nel 2009 il nostro torneo è stato il primo evento portato da un organizzazione esterna qui al Perla di Nova Gorica. Dal 18 al 22 settembre i giocatori troveranno un casinò di lusso, gestito da ottimi imprenditori e si respira un’aria di grande tranquillità. La città offre sicuramente divertimento. Il torneo avrà una quota d’iscrizione da 300 euro. Il casinò mette a disposizione un montepremi garantito importante di 2 milioni di corone (circa 78mila euro). Per la location, in forte espansione, il Tana delle Tigri ha un’importanza fondamentale. Gli italiani si troveranno di fronte molti giocatori del posto, oltre a player provenienti dalla Slovacchia, dalla Polonia”.
Claudio De Seriis della CDSEvents svela ad Agimeg quale sarà la nuova sede del Tana delle Tigri, che sarà ancora organizzata in collaborazione con Lottomatica. “Il Bilancio della collaborazione – prosegue – è estremamente positivo. Ci siamo sempre capiti: l’obiettivo è stato quello di non offrire montepremi garantiti stellari, ma far divertire le persone. Nessuno viene al Tana delle Tigri per inseguire il montepremi pazzesco, ma si parte con l’idea di godersi una vacanza tra amici. Lo spirito che accomuna la CDSEvents e Lottomatica quindi è quello offrire competizione sportiva e gioco responsabile. Dal punto di vista operativo poi, noi possiamo goderci la partnership di un gruppo in grado di portare molti giocatori attraverso l’online, Lottomatica trova la qualità del nostro evento”.
Come è andato l’ultimo torneo del Perla? “Ben 266 giocatori al Main Event. Ottimo risultato, difficile da immaginare fino a tre mesi fa. 200 sembrava un numero irraggiungibile per un torneo Freezout da 550 euro di buy in. All’evento ha funzionato tutto, grazie ad un lavoro che va avanti da oltre un anno. Il Freezout è un torneo di nicchia che offerto ogni tanto può funzionare. Mi ha fatto piacere rivedere al tavolo volti storici del poker italiano come Ascari. Fa parte di quella nicchia di giocatori che ama questa tipologia di torneo. Ma i numeri arrivano solo con un grande lavoro. La strategia del torneo cambia molto. I giocatori hanno più paura di giocare colpi azzardati ed evitano il rischio di uscire subito quando non si ha la possibilità del re-entry. E’ per questo che abbiamo portato al day 2 oltre il 60% degli iscritti”.
A commentare l’ultimo Tana delle Tigri anche Max Pescatori, il campione da battere. L’asso del team di Lottomatica dopo il successo di ottobre questa volta ha dovuto concedere la vittoria a Giovanni Sutera, ma per gli avversari è stato un piacere solo poterlo sfidare. “Ho apprezzato la formula freezout per la finale. Non è una cattiva idea ogni tanto proporre una formula senza re-entry, anche se nella maggior parte dei casi preferisco che venga data la possibilità al giocatore di poter acquistare un secondo buy in. Il discorso è semplice: se un giocatore deve affrontare un lungo viaggio e non ha problemi di soldi ci sta poter rientrare dopo una bad beat nelle fasi iniziali del torneo. In una finale però la formula freezout ha molto senso”.
La tua storia, i quattro Braccialetti vinti alle World Series, mettono ancora paura agli avversari?
“Devo dire che giocando live ho spesso il vantaggio di essere un campione da rispettare: molti si spaventano a forzare una puntata contro di me. Poi, il successo nell’ultima edizione mi ha dato una bella mano. Del resto – aggiunge scherzando – consiglierei anche io ad un mio amico di non giocare troppo contro un campione del mondo”.
Intanto sta diventando sempre più attiva la tua partecipazione nello studio di nuovi giochi per il palinsesto di Lottomatica…
“Posso dire di aver sempre avuto un ottimo rapporto con tutto il management di Lottomatica e la collaborazione con Ubaldo Baldi (manager per le sezioni Skill Games, Fantasy Sport, Poker e Bingo, ndr) porterà presto a novità in anteprima per il mercato italiano. Conosco Baldi da quando sono entrato in Lottomatica e c’è sempre stata una straordinaria stima e collaborazione. Il fatto di poter mettere a disposizione la mia esperienza nello studiare strutture e payout dei tornei mi stimola e continuerò a farlo volentieri vista la fiducia che mi viene data quando ho qualche spunto interessante da suggerire. Adesso ho un ruolo anche di sviluppo del brand e di analisi dei trend di mercato. Presto vedrete giochi e novità innovative anche per il mercato italiano”.
Le World Series of poker sono alle porte. Hai già un piano d’azione?
“Ho guardato il palinsesto e ho un paio di idee su come giocare le World Series in questa edizione. Sicuramente la strategia di base è quella di iscrivermi ai tornei più value, quindi tutti quelli da 1.500 dollari di iscrizione. Il trend che sto registrando nelle World Series del resto vede sempre più giocatori nei tornei dal buy in più contenuto, mentre non esistono più i buy in medi. Il problema nei tornei con quota d’iscrizione da 10mila invece è che ci sono tutti i giocatori più forti e sempre meno amatori. E’ un fenomeno costante negli anni. Quindi il mio piano è quello di partecipare a una ventina di tornei da 1.500 euro. Poi, si sa… Le dinamiche possono cambiare”.
Prima di diventare un giocatore di poker lavoravi nel settore dei videogiochi. Come ti spieghi il boom che stanno avendo gli eSports?
“Non mi aspettavo questo boom. Continuo ad amare le simulazioni sportive e devo dire che a Las Vegas, in particolare alla eSports Arena del Luxor, vengono organizzati eventi pazzeschi da compagnie che hanno budget notevoli”. lp/AGIMEG