Covid-19, bozza monitoraggio ISS: in Valle d’Aosta l’incidenza più alta di casi Covid-19

L’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale continua ad aumentare: 1.988 ogni 100.000 abitanti contro 1.669 ogni 100.000 abitanti. Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,56, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente – quando è risultato pari a 1,43 – e ben al di sopra della soglia epidemica. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Sale ancora l’Rt medio nazionale sui sintomatici: nel periodo 22 dicembre – 4 gennaio l’indice è stato pari a 1,56 rispetto a 1,43 della settimana precedente. Aumenta anche l’incidenza settimanale: 1.988 casi ogni 100mila contro i 1.669 della settimana precedente.

Continua a crescere il tasso di occupazione in terapia: sale al 17,5% rispetto al dato del 15,4% riferito al 6 gennaio. Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1%. La Valle d’Aosta registra questa settimana l’incidenza più alta di casi Covid-19, toccando il valore di 3087,3 casi per 100mila abitanti. Seguono la Liguria con un valore di 2845,7 casi per 100mila, e l’Emilia Romagna che registra 2783,7 casi per 100mila.

I valori più alti di occupazione per pazienti Covid nei reparti di area non critica si registrano questa settimana in Valle d’Aosta, Calabria e Liguria. Per le terapie intensive i valori più alti di occupazione per pazienti Covid si registrano invece nelle Marche, Provincia autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia.

Intanto, i pazienti ricoverati in ospedale per cause diverse dal Covid che risultino positivi ai test per il virus, ma asintomatici, qualora assegnati in isolamento al reparto di afferenza della patologia, saranno conteggiati come “caso” Covid ma non saranno conteggiati tra i ricoveri dell’Area Medica Covid. Ciò fermo restando il principio di separazione dei percorsi e di sicurezza dei pazienti. E’ quanto prevede la nuova circolare del ministero della Salute, che accoglie le richieste delle Regioni. “Relativamente alle odierne indiscrezioni di stampa su modifiche al conteggio dei pazienti ricoverati si afferma che nessun atto formale è stato disposto al momento da parte del Ministero della Salute. Fermo restando quanto riconosciuto ieri dall’Istituto Superiore di Sanità è ovviamente sempre aperta l’interlocuzione con le Regioni”, specifica il ministero della Salute. cdn/AGIMEG