Contiello(G.Matica): per il gioco pubblico serve “certezza del diritto e certezza della pena”

“Intrattenimento – afferma Luca Contiello a.d. G.Matica – fa rima con accanimento: questo è purtroppo un abbinamento che sempre più spesso trova spazio nella politica e nell’informazione che si fa in merito al settore delle Newslot e delle Videolottery”.
“Il mercato dell’intrattenimento – continua Contiello – viene infatti indicato troppo spesso come la principale causa delle sempre più citate ludopatie (detronizzando perfino il gioco del Lotto che fino a qualche anno addietro era “la rovina delle casalinghe”), ma al tempo stesso viene indicato come unico rimedio per rinforzare le casse Erariali.
Di questo accanimento sociale, politico, economico e mediatico ne risentono ovviamente i concessionari, “colpevoli” di aver in questi anni lottato contro le forti sacche di illegalità, che ancora purtroppo ci sono, per una maggiore trasparenza del settore e per un sostegno sempre condiviso ed importante all’Erario.

Sta diventando troppo frequente – sottolinea Luca Contiello, Amministratore Delegato di uno dei concessionari più attivi nel settore dell’intrattenimento – il fenomeno di chi, conoscendolo appena, condanna o legifera su un comparto oltremodo complesso ma strategicamente di grande rilevanza per lo Stato.
La disinformazione politica, volendo escludere la malafede, passa per un atteggiamento di “colpevole” superficialità: l’ignoranza tecnica, l’inesistente conoscenza del territorio sono metastasi politiche dure da debellare e questi atteggiamenti mi preoccupano sia come operatore sia come cittadino, perché la superficialità politica è davvero molto pericolosa visto che impatta in maniera profonda sul tessuto sociale.
Però il settore dell’intrattenimento non è esente da colpe. In generale questo segmento di mercato manca tuttora di un’anima collettiva, di una strategia comune visto che troppo spesso il singolo operatore pensa a salvare il proprio orticello senza guardare al di là della staccionata.

Abbiamo provato a sederci tutti allo stesso tavolo per avere un confronto libero e costruttivo – spiega ancora Contiello – ma in alcuni casi ci vorrebbero interlocutori predisposti ad avere una visione più a lungo raggio e magari con competenze che vadano al di là della semplice gestione degli apparecchi”.
In ogni caso, ci sono ancora i margini per rimettere in carreggiata e rilanciare il settore: “Credo che siano due gli elementi necessari per riavviare un percorso virtuoso (e, se ci si pensa bene, sono gli stessi elementi necessari per una più sana interpretazione della vita sociale): il primo elemento è la certezza della pena. Chi si comporta in maniera scorretta deve essere sanzionato in maniera adeguata ma soprattutto certa, altrimenti i modi di agire scorretti troveranno sempre terreno fertile nella filiera.
Il secondo elemento è la certezza del diritto. Non è infatti possibile, come purtroppo è avvenuto in diverse occasioni, cambiare le regole in corso d’opera. Così facendo si rendono inutili i business plan, gli investimenti e si porta l’operatore ad avere seri problemi sia di gestione sia finanziari. Ad esempio, con l’inaspettato aumento del Preu – ci tiene a sottolineare Contiello – i grandi operatori andranno in sofferenza ma quelli più piccoli sono condannati a morte certa. Uno Stato di diritto non può permettersi di non dare certezze ad una azienda che scelga come partner, a prescindere dalle dimensioni della stessa”.
“A questo punto -conclude Contiello – operare in maniera corretta diventa sempre più complicato oltre che antieconomico, ma le aziende impegnate nell’intrattenimento credono ancora molto in questo settore e sono disposte ad impegnarsi ancora in maniera importante per far sì che lo stesso possa uscire da questa difficile situazione. Bisogna allora guardare l’altra faccia della medaglia e quindi, oltre ad usare il pugno duro contro chi opera illegalmente, bisognerebbe anche pensare a premiare chi opera in maniera corretta; su tale linea è improntata, ad esempio, la nostra politica commerciale: combattere contro chi non rispetta le regole, ma altresì premiare i partner che si impegnano per una gestione trasparente e vantaggiosa. Il nostro gestore sa che lavorando con noi potrà usufruire di una serie di iniziative molto stimolanti. Ma abbiamo pensato anche a chi vuole “provare” G.Matica. In tal senso chi decide di entrare a lavorare con noi avrà la possibilità di aderire a proposte commerciali appositamente studiate per sostenerne l’impegno economico-operativo”.
Insomma G.Matica si conferma in prima linea nella battaglia contro la disinformazione e la cattiva politica e si schiera in maniera decisa a favore della certezza del diritto e del gioco legale e pulito.

mau/AGIMEG