Covid-19, Confcommercio: ad ottobre nuovo crollo dei consumi, servizi ricreativi (comprendenti concorsi e pronostici) perdono il 73,2%

Dopo la forte ripresa registrata nel terzo trimestre, a partire da ottobre la situazione congiunturale ha conosciuto un rapido deterioramento. Il riacutizzarsi della pandemia e l’avvio delle prime misure di contenimento hanno determinato per molte filiere produttive l’interruzione del lento e faticoso processo di ritorno ad una situazione meno emergenziale. Nel confronto annuo l’indicatore dei consumi Confcommercio (ICC) di ottobre ha visto amplificarsi il divario rispetto ai livelli registrati nello stesso mese del 2019. La variazione si attesta al -8,1% (-5,1% a settembre). Il rallentamento, seppure diffuso, ha interessato in misura più immediata e significativa la filiera del turismo e dei servizi per il tempo libero.
I settori più colpiti nei consumi nel mese di ottobre sono stati i servizi ricreativi – categoria che comprende al suo interno giochi, concorsi e pronostici – che perdono il 73,2%, e i Bar e ristoranti, con un -38%.
Per il mese di novembre l’Ufficio Studi di Confcommercio stima una riduzione del 7,7% su ottobre e del 12,1% nel confronto annuo. Le dinamiche registrate negli ultimi due mesi, a meno di un eccezionale, ma improbabile, recupero a dicembre, portano a stimare preliminarmente una decrescita congiunturale del Pil nel quarto trimestre superiore al 4%. Queste valutazioni non comporterebbero modifiche nella dinamica complessiva del Pil per il 2020 (tra il -9% e il -9,5%), grazie a un terzo trimestre decisamente più favorevole rispetto alle stime, ma implicherebbero un’entrata ben peggiore nel 2021, facendo svanire le più ottimistiche previsioni di rimbalzo statistico per l’anno prossimo. cr/AGIMEG