Comunicato Codacons sulla questione raccolta fondi

“Il Codacons rende noto il testo della pronuncia dell’Antitrust sulla piattaforma GoFundMe usata da Fedez e Salvo Sottile per le loro raccolte fondi, che conferma in pieno i dubbi dell’associazione: nel suo intervento d’urgenza l’Autorità non solo impone lo stop a commissioni e costi occulti, ma addirittura sottolinea come tali campagne realizzino uno “sfruttamento della tragica pandemia in atto per orientare i consumatori ad effettuare donazioni sulla piattaforma che, promossa come gratuita, prevede costi e commissioni preimpostate”, “nel coinvolgimento della generalità dei consumatori in ragione della ampia disponibilità e partecipazione ad effettuare donazioni per le iniziative di solidarietà e di supporto per il contenimento del Covid-19 e la cura dei malati”. – si legge in un comunicato del Codacons –  Di fronte a queste agghiaccianti conclusioni dell’Antitrust, ora le commissioni e i costi occulti pagati dai cittadini per le raccolte fondi avviate da Fedez e Salvo Sottile, e per tutte le altre campagne avviate sul sito GoFundMe (che grazie all’intervento dell’associazione ha correttamente eliminato i costi nascosti), dovranno necessariamente essere restituiti ai donatori, in automatico e senza bisogno di richiesta scritta – afferma il Codacons – In caso contrario scatterà una denuncia in Procura per truffa e appropriazione indebita. Si arricchisce intanto di un nuovo capitolo la guerra mediatica lanciata da Fedez e Salvo Sottile contro il Codacons in tema di raccolte fondi per il coronavirus. Il rapper e il conduttore saranno infatti domani querelati per diffamazione, in relazione alle gravi affermazioni rilasciate nelle ultime ore attraverso vari canali social e alle fake news diffuse. Al centro della vicenda, la bufala creata ad hoc da Fedez per vendicarsi del Codacons (che, come si ricorderà, ha impedito a Chiara Ferragni di partecipare all’ultimo Festival di Sanremo, e ha inoltre chiesto chiarimenti sulla raccolta fondi avviata dalla coppia) nella quale si sostiene che l’associazione abbia finto di raccogliere sul proprio sito fondi per la sanità italiana, da utilizzare poi per le proprie attività private. Una tesi totalmente falsa e infondata, dal momento che sul sito Codacons veniva spiegato in modo chiaro e trasparente come la campagna per le donazioni fosse mirata a finanziare le numerose attività legali dell’associazione in questo periodo di emergenza in cui i diritti dei cittadini necessitano di particolare tutela, e mai è stato fatto nemmeno un minimo riferimento a posti letto, respiratori, ecc. Ad alimentare la bufala, il conduttore Rai Salvo Sottile (che guarda caso ha promosso anche lui una raccolta fondi attraverso lo stesso sito) il quale ieri, in un delirante video pubblicato su Facebook, ha sostanzialmente accusato il Codacons di truffa, affermando che i fondi raccolti dall’associazione siano usati per fini illeciti (droga? Contrabbando? Prostituzione? A cosa si riferisse Sottile sarà la magistratura ad accertarlo). Non solo. Sottile ha anche lanciato velate minacce al Codacons, comunicando che domani dedicherà la puntata di “Mi Manda Raitre” all’associazione, ma impedirà all’organizzazione di partecipare al programma, negando qualsiasi contraddittorio o confronto, in barba alle più basilari norme del giornalismo e dell’informazione. Vicenda che porterà ad una inevitabile denuncia all’Agcom e ad una pesante sanzione per la Rai da parte dell’Autorità, se sarà consentito a Sottile un uso privato e speculativo della tv pubblica senza garantire un corretto contraddittorio. Siamo assolutamente favorevoli alle iniziative di solidarietà, che vanno incentivate e sostenute, ma accentrandole tutte nella mani della Protezione civile, proprio per evitare distorsioni e garantire trasparenza ai cittadini – conclude l’associazione”. lp/AGIMEG