Casinò S. Vincent, croupier contro tagli al personale: “Trentasei persone a rischio licenziamento il 31 gennaio, la politica è totalmente assente”

“Al 31 gennaio prossimo non ci verrà rinnovato il contratto e 36 croupier a tutti gli effetti del Casinò di S. Vincent resteranno a casa”. E’ quanto dichiara ad Agimeg un croupier polivalente della casa da gioco valdostana, che rischia di pagare la crisi del casinò e la linea del nuovo amministratore unico Filippo Rolando. “Come associazione nasciamo nel 2008, con l’amministrazione politica che vuole mettere in piedi il poker al casinò di S. Vincent ed inizialmente entriamo come lavoratori di un’agenzia esterna, dopo esserci specializzati in più giochi. Tre anni fa iniziamo a lavorare ai tavoli come croupier a tutti gli effetti. Ora il casinò ha dei problemi, il nuovo amministratore ci ha detto che il 31 gennaio il contratto non verrà rinnovato e resteremo tutti a piedi. Abbiamo chiesto un incontro ma non abbiamo avuto riposta”.
“Quello che più ci preoccupa è che la parte politica è totalmente assente: saranno salvati tutti dipendenti interni, mentre noi 36 esterni resteremo senza lavoro. Attualmente abbiamo un contratto ‘intermittente’, a chiamata, ma regolarmente facciamo 12-15 giornate al mese, lavoriamo quindi come part-time, ma nessuno si è mai interessato a questa cosa. Ora il nuovo Amministratore ha necessità di tagliare 11 milioni di euro all’anno e partirà proprio da chi ha un contratto a tempo determinato”, ha concluso. cr/AGIMEG