Atlantic City, si è conclusa con l’arresto di 68 persone la manifestazione che i dipendenti del Taj Mahal hanno organizzato mercoledì scorso per protestare contro il piano di ristrutturazione varato da Carl Icahn per salvare la casa da gioco dal fallimento. A ottobre scorso il giudice fallimentare del Delaware aveva autorizzato una serie di misure straordinarie – come il taglio delle assicurazioni sanitarie e della copertura pensionistica, l’adozione di modifiche unilaterali ai contratti di lavoro per aumentare la produttività, l’esternalizzazione di alcuni servizi – una decisione contro cui i dipendenti hanno presentato appello. Alle 5 del pomeriggio di mercoledì, circa un migliaio di dipendenti si sono radunati di fronte alla casa da gioco, alcuni hanno formato un cerchio e hanno bloccato un incrocio stradale. La polizia è intervenuta sul posto intimando di sgombrare l’area, ma i manifestanti hanno ignorato gli avvisi. A quel punto sono scattati gli arresti, per i dipendenti fermati l’accusa è di non aver rispettato un ordine formale. Alle 6.30 anche glim altri manifestanti avevano abbandonato l’area. lp/AGIMEG
