Casinò di Venezia: ci siederemo al tavolo dei sindacati quando finiranno le proteste

Con riferimento allo stato di agitazione del settore slot che si protrae già dal 26 dicembre scorso e che si concretizza con una serie di scioperi ( comunicati all’azienda 2 ore prima dell’inizio dello sciopero stesso) che stanno creando notevoli disagi alla clientela e già due domeniche ad incasso “zero” con una perdita complessiva stimabile in oltre 500.00 euro.

L’Azienda – in una nota – specifica quanto segue: le ragioni dello sciopero si concretizzano nelle seguenti motivazioni, rilancio del settore: le attività di marketing per il settore slot sono state molteplici ad iniziare dalle notti bianche che abbiamo sospese perché boicottate da diverse forme di sciopero che hanno costretto a far uscire i clienti anticipatamente; la mancata erogazione di un premio collegato agli incassi delle slot, che per il 2012 non è stato erogato in quanto non sono stati raggiunti gli incassi minimi previsti dall’accordo aziendale in 85 milioni di euro. Tale premio, se fosse stato raggiunto, avrebbe erogato mediamente a ciascun dipendente, con presenze piene, circa 15.000 euro lordi pari ad un costo aziendale di circa 20.000 euro. Va sottolineato che le retribuzioni lorde degli addetti di questo settore, se pur penalizzate dalla mancata erogazione del premio, sono le seguenti : Impiegati assunti prima del 1999 retribuzione lorda 2011 75.000 euro, retribuzione lorda 2012 63.000 euro; per gli assunti dopo il il 1999 le retribuzioni sono state di 68.000 euro nel 2011 e 56.000 euro nel 2012. Pertanto le retribuzioni lorde complessive nei 2 anni presi in considerazione si sono assestate per gli assunti prima del 1999 in 89.000 euro nel 2011 e di 78.500 euro nel 2012, per quanto riguarda gli assunti post 1999 82.000 euro lordi nel 2011 e 71.500 euro nel 2012. Il costo medio di un operatore slot nel 2011 si è assestato sui 103.000 euro mentre nel 2012 si è assestato intorno agli 89.000 mila euro. Aggiungendo il premio ( non erogato) gli ante 99 avrebbero raggiunto un costo di 123.000 e di 109.000 euro per i post 99. Tutto ciò a fronte di ore lavorate mediante pro capite da ciascun lavoratore pari a 1.220 ore annuali nel 2011 e 1.200 ore nel 2012, pari quindi ad un costo medio per gli ante 99 di 89 nel 2011 e di 75 euro nel 2012 e, per i post 99, di 77 euro nel 2011 e di 66 nel 2012. Stipendi equiparabili a posizioni dirigenziali con orario part-time. Se a fronte di una situazione di crisi generale con cui diversi comparti dell’economia si stanno confrontando e che porta a ben più critiche situazioni, ci si domanda se la mancata erogazione di un premio che se pur penalizzando i lavoratori permette di salvaguardare un più che “decoroso” salario, sia motivo di scioperi che, oltre che incrinare il rapporto con i clienti, danneggiano l’Azienda nel suo insieme in quanto i clienti una volta persi è difficile riconquistarli. L’azienda quindi comunica che, finchè ci sarà lo stato di agitazione e gli scioperi collegati, non si siederà ad alcun tavolo sindacale indipendentemente dalla tematica di un possibile confronto. Ciò in quanto qualsiasi attività di confronto negoziale non può trovare un sereno clima di confronto. lp/AGIMEG