Casinò, Commissione UE avvia indagine su possibili aiuti di stato a favore delle case da gioco tedesche

“Le decisioni ad hoc delle autorità pubbliche volte a ridurre, per taluni operatori e determinati esercizi fiscali, le imposte speciali versate da tali operatori potrebbero costituire un nuovo aiuto di Stato”. E’ quanto ha affermato la Commissione UE, che ha deciso di avviare un procedimento d’indagine formale in relazione a possibili aiuti di stato a favore dei casinò tedeschi. “In Germania, per i loro introiti correlati al gioco d’azzardo, gli operatori dei casinò pubblici sono soggetti a un regime fiscale specifico in virtù della legislazione sui casinò pubblici adottata dai Länder e di altre disposizioni del diritto nazionale. Questo regime fiscale specifico (ossia l’imposta sulle case da gioco e altre imposte specifiche sugli introiti lordi e/o il profitto da gioco d’azzardo) sostituisce le imposte di applicazione generale da cui gli operatori dei casinò pubblici sono esentati (ad esempio l’imposta sul reddito o sulle società, l’imposta sulle attività commerciali e, se del caso, l’imposta sugli intrattenimenti). Dal 2006 – si legge in GU Ue – gli operatori dei casinò pubblici sono soggetti all’IVA e i Länder hanno introdotto dei «meccanismi di compensazione dell’IVA» che consentono di dedurre l’importo dell’IVA dovuta dall’imposta sulle case da gioco. In alcuni Länder l’imposta sulle case da gioco e altre imposte specifiche vengono inoltre ridotte automaticamente per legge, in determinate circostanze. Inoltre, negli ultimi 10 anni le autorità pubbliche hanno ridotto, mediante decisioni ad hoc, l’onere fiscale di alcuni operatori. I denuncianti che operano nel mercato dei servizi di gioco d’azzardo sostengono che tali misure e, più in generale, il trattamento fiscale speciale degli operatori dei casinò pubblici in Germania costituiscono un aiuto di Stato incompatibile. Ritengono inoltre che i gestori dei casinò pubblici beneficerebbero della garanzia, da parte delle autorità pubbliche, di mantenere un margine di profitto sufficiente grazie a una riduzione delle loro imposte. I denuncianti sostengono anche che una detrazione effettuata sulla base imponibile di talune imposte di norma applicabili pagate dagli operatori dei casinò pubblici della Renania settentrionale-Vestfalia in relazione ai loro introiti non correlati al gioco d’azzardo costituirebbe un aiuto di Stato. La Commissione è del parere inoltre che non esista una garanzia generale di redditività per gli operatori dei casinò pubblici. Tuttavia, ritiene di non poter escludere, in questa fase, che le norme fiscali speciali applicabili agli operatori dei casinò pubblici (tra cui le riduzioni automatiche dell’imposta sulle case da gioco stabilite per legge) possano costituire aiuti di Stato a beneficio dei gestori dei casinò pubblici; si tratterebbe di «nuovi aiuti» nella misura in cui il regime fiscale applicabile ai casinò pubblici è stato notevolmente modificato successivamente all’entrata in vigore del trattato e tale potenziale aiuto è stato concesso entro il termine di prescrizione di 10 anni per il recupero degli aiuti”. Per questi motivi la Commissione Ue ha comunicato alla Germania la propria decisione di avviare il procedimento di cui all’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea in relazione alle misure in oggetto. La Commissione invita gli interessati a presentare osservazioni in merito alle misure riguardo alle quali viene avviato il procedimento. cr/AGIMEG