Andrea Ventre (AttivazioniGratuite.it): “Lottare per difendere il mondo dei giochi è un dovere per tutto il comparto”

“La linea politica adottata dal nuovo Governo contro il mondo dei giochi continua a destare sempre più perplessità e paure tra gli addetti ai lavori che invano da tempo chiedono di poter esprimere in tavoli tecnici loro idee e soluzioni alternative. Il passare del tempo non fa altro che aggravare situazioni e innescare meccanismi che porteranno in definitiva al collasso di un intero settore economico, molto importante non solo per chi ci lavora ma anche per l’economia dell’intero paese”. E’ quanto dichiara Andrea Ventre, di AttivazioniGratuite.it. “I controsensi del Decreto Dignità e delle leggi regionali infine sono palesi ed evidentissimi, ma sembra che il silenzio dei vari schieramenti politici voglia premiare una forma di fare politica orientata al moralismo (utile in fase di campagna elettorale) a tutti i costi a discapito di uomini e donne nonché cittadini e lavoratori “sacrificabili” per un tornaconto mediatico di massa. Il comparto giochi continua a lottare per difendere diritti e investimenti economici, ma soprattutto per cercare di cambiare opinioni populiste forgiate da cattiva informazione e discriminazioni infondate”. Per questo motivo e nel tentativo di una presa di coscienza da parte del legislatore, il 18 settembre 2018, in Piemonte (una delle regioni più colpite dalle misure contro l’azzardopatia) è stata organizzata una manifestazione pacifica di protesta presso il consiglio regionale. “Mi associo ai colleghi piemontesi – ha continuato Ventre -, perché è importante sia continuare a far sentire la propria voce, sia per spingere anche altre regioni a far gruppo e a dar sostegno all’intero settore. La legge regionale in Piemonte, come in altre regioni più a nord è molto più stringente e gravosa rispetto al resto della penisola, ma ciò non significa che la problematica non meriti l’attenzione da parte di tutte le regioni. Il fenomeno a breve diventerà nazionalizzato, per questo urge una presa di coscienza immediata da parte di tutti noi soggetti economici interessati. E’ un obbligo e un dovere lottare per un diritto inalienabile come quello all’indipendenza economica, formando e informando la gente – ha concluso Ventre – al di fuori del settore e facendogli capire tramite tutti i canali possibili, i media, la stampa e i social, l’importanza e il valore di tempo e investimenti che ognuno di noi dedica al proprio lavoro”. lp/AGIMEG