ADM, Lazio e Abruzzo: nel 2020 fermate 340 spedizioni di dispositivi di protezione non conformi alle normative vigenti

Nell’anno appena trascorso, a causa dell’emergenza sanitaria mondiale che ha necessariamente condizionato e riorientato le scelte gestionali e l’azione complessiva di ADM, i funzionari della Direzione Territoriale Lazio e Abruzzo hanno messo in atto e portato a termine un complesso di attività “straordinario” nell’ambito della gestione e del contenimento del fenomeno pandemico. I funzionari della Direzione hanno saputo far fronte ad imponenti flussi di merce, agevolando e velocizzando lo sdoganamento diretto e celere di ogni genere di presidio sanitario utile a combattere la diffusione della pandemia da Covid 19, operando altresì un’attività di controllo capillare sulle movimentazioni illecite. Sono state sdoganate presso gli Uffici della Direzione complessivamente oltre 660 milioni di mascherine chirurgiche FFP1 e FFP2, di cui 400 milioni per il solo fabbisogno delle regioni Lazio e Abruzzo, oltre a 60 milioni di paia di guanti e altro materiale sanitario atti al contrasto al Covid 19 – tra cui 700.000 camici destinati alle strutture sanitarie sul territorio e alla Protezione Civile Regionale del Lazio e dell’Abruzzo. Sono state sequestrate e/o fermate oltre 340 spedizioni di materiali dichiarati per il contrasto al Covid 19 non rispettosi delle norme di sicurezza e/o privi di certificazione, ovvero accompagnati da falsa certificazione, potenzialmente nocivi per la salute pubblica e non idonei allo scopo. Sono stati eseguiti 23 provvedimenti di requisizione proposti dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid 19, che hanno visto il fermo/acquisizione/sequestro di: oltre 16 milioni di mascherine; oltre 51 milioni di paia di guanti oltre 220.000 tute protettive e 12.900 visiere; tutto materiale, utile al contrasto alla pandemia, che è stato riassegnato e distribuito alle strutture sanitarie pubbliche, alle Forze dell’Ordine e agli Enti Locali. La Direzione Territoriale ha inoltre assegnato e, poi, consegnato al Corpo Regionale di Intervento Rapido del Lazio (COREIR) della Protezione Civile Regionale 2 containers, 2 furgoni, 1 autoveicolo furgonato e 7 autovetture da utilizzare per fronteggiare l’emergenza Covid 19 – tutti mezzi precedentemente sequestrati e confiscati a seguito di violazioni di normative doganali. L’impegno dei funzionari e degli Uffici tuttavia non si è limitato alla gestione dell’emergenza Covid, poiché, sebbene con la riduzione causata dal rallentamento dell’economia e dagli “stop and go” imposti dai periodi di lockdown, i flussi commerciali di tutti gli altri beni necessari alla produzione industriale e di quelli della catena agroalimentare sono continuati e sono stati ugualmente gestiti senza penalizzazioni per gli operatori economici. E’ stato profuso dai funzionari un particolare impegno nei controlli delle filiere dell’ecommerce, il cui sviluppo nel periodo è stato enorme; controlli resisi necessari per la tutela della salute del consumatore, della genuinità dei prodotti a filiera controllata, del made in Italy e per assicurare a tutti gli operatori condizioni di equità, di legittimità e di leale concorrenza nell’accesso al mercato. Pur nelle difficoltà operative causate dalla pandemia, è stato garantito il rimborso in compensazione (da utilizzare quindi mediante F24 per assolvere tributi o oneri previdenziali) o in denaro, delle agevolazioni per l’utilizzo di prodotti soggetti ad accisa; in particolare, gli operatori del settore nelle regioni Lazio e Abruzzo hanno ricevuto riaccrediti (tra compensazione, valore di buoni d’imposta e in denaro) per oltre 38 milioni di euro. In aggiunta, per il solo settore dell’autotrasporto, nel Lazio e in Abruzzo sono stati corrisposti rimborsi pari a circa 105 milioni di euro. Si tratta, quindi, di denaro o equivalente valore affluito direttamente, tramite bonifico, sui conti dei beneficiari, costituente fondamentale supporto all’economia reale del Paese in un momento di gravissima difficoltà. lp/AGIMEG