Sisal, Flutter, Cristaltec, Inspired, Lottomatica, Gamenet, Snaitech, Playtech e tanti altri: la storia di 10 anni di super vendite e acquisizioni record

L’acquisizione di Sisal da parte di Flutter Entertainment per 1,9 miliardi di euro, ufficializzata oggi, non è che l’ultima in ordine di tempo di una serie di operazioni tra colossi del gioco mondiale. L’aumento dei costi e degli investimenti, unita alla necessità di contrastare un’offerta sempre più competitiva, sono tra i motivi principali che hanno determinato la raffica di concentrazioni nel mercato del gaming. Flutter ha annunciato ufficialmente l’acquisizione del 100% di Sisal S.p.A. dal Fondo CVC Capital Partners, che l’aveva a sua volta acquisita nel 2016.

Appena pochi giorni fa, Inspired Entertainment Inc. – leader nella fornitura B2B di contenuti, sistemi e soluzioni di gioco – e Cristaltec SpA, leader nel settore della progettazione, produzione e distribuzione in Italia di giochi e apparecchi comma 6a, hanno annunciato la firma di un nuovo accordo per rafforzare la loro collaborazione strategica nel Paese. Nell’ambito dell’accordo, Cristaltec ha acquisito l’attività Vlt che Inspired svolge in Italia e subentra nei contratti per la gestione dei servizi Vlt; mentre Inspired si concentra sulla fornitura dei giochi e dei servizi di piattaforma Vlt rimanendo responsabile della manutenzione, assistenza e aggiornamento della piattaforma e dell’infrastruttura Vlt, nonché, insieme a Cristaltec, dei contenuti di gioco. L’accordo con Inspired migliora la posizione di Cristaltec sul mercato Vlt, in cui Inspired è presente mediante diversi concessionari per la gestione di oltre 5.000 terminali. Secondo le previsioni, l’upgrade favorirà l’incremento dei ricavi e la riduzione dei costi operativi.

Nei mesi scorsi Gamenet Group – che nell’ottobre 2018 aveva completato l’acquisizione del 100% del capitale sociale di GoldBet – è diventato il primo operatore italiano del settore del gioco legale ed uno dei maggiori player a livello europeo a seguito della conclusione, nel maggio di quest’anno, dell’acquisizione – per 950 milioni di euro – del 100% della partecipazione detenuta da International Game Technology PLC (IGT) in Lottomatica Scommesse S.r.l. e Lottomatica Videolot Rete S.p.A., primari operatori nel mercato italiano B2C rispettivamente dell’online, delle scommesse sportive e delle gaming machines. Il gruppo, che ha preso il nome di Lottomatica S.p.A., avendo acquisito da IGT anche lo storico marchio, è così diventato il leader del mercato italiano dei giochi, con circa 1,6 miliardi di euro di ricavi e 22 miliardi di euro di raccolta nel 2019 su base aggregata. La nuova Lottomatica è in grado di offrire esperienze di gioco attraverso tutti i canali di vendita, grazie ad una base clienti online di circa 800.000 giocatori, ad una rete in franchising di 3.000 punti scommesse, 1.400 sale giochi, 13.600 tabaccherie / bar, una rete di punti di proprietà di circa 120 sale da gioco.

Nel giugno 2018 Playtech ha acquistato Snaitech. Il gruppo inglese nell’aprile di quell’anno ha rilevato il 70,56% del capitale azionario della compagnia italiana, con un prezzo di acquisizione fissato in 2.19 euro per azione. La compagnia italiana era nata dalla fusione tra Snai (marchio storico delle scommesse) e Cogetech (importante operatore del settore degli apparecchi), con l’accordo siglato nell’ottobre 2016. Playtech invece è uno dei maggiori fornitori di tecnologia a livello mondiale: tra le varie acquisizioni ci sono quella della Aristocrat Lotteries nel 2014 e di Best Gaming Technology e Geco Gaming nel 2016.

Tra le grandi operazioni di acquisizione, nell’aprile 2015 Gtech ha completato la fusione con il colosso internazionale IGT, con il debutto alla borsa di New York. Il nuovo soggetto – International Game Technology Plc – vantava all’epoca oltre 6 miliardi di dollari di ricavi e un Ebitda di oltre 2 miliardi di dollari. Gtech ha portato in dote tutte le controllate (in particolare Gtech Interactive) e le partecipate.

Ad inizio 2016 GVC acquisisce bwin.party per 1,1 miliardi di sterline. Bwin.party, peraltro, è il frutto della la prima storica fusione avvenuta nel modo dei giochi, quella del 2011 tra il bookmaker austriaco bwin e uno dei colossi del poker online, PartyPoker. Ma già a fine 2009 Bwin aveva aumentato il suo impatto sul mercato italiano acquisendo Gioco Digitale, il primo operatore a lanciare in poker online in Italia. Il corrispettivo è stato versato in parte in contati – 50 milioni di euro – e in parte in azioni – 2,3 milioni di titoli.

Nell’ottobre 2016 è stata invece completata l’acquisizione di Cogetech – la concessionaria controllata da Cogemat – da parte di Snai. Nel segmento degli apparecchi, ancora, si ricorda l’acquisizione di G.Matica da parte di Novomatic. Il colosso austriaco è stato molto attivo sia a livello internazionale che in Italia: nel nostro Paese tra il 2014 e il 2015 ha acquisito anche So.Ge.M.A e Euromat.

Le concentrazioni in Italia sono iniziate nel 2008, a testimonianza del fatto che il mercato dei giochi fosse ormai diventato maturo. Le prime operazioni si sono avute nel settore delle scommesse: nel luglio 2008 Intralot concluse acquisì la rete di agenzie di William Hill-Codere Italia per 5,5 milioni di euro. Quasi contestuale il via libera dall’Antitrust a Lottomatica per l’acquisizione dell’intero capitale di Toto Carovigno S.p.A. – titolare del marchio Totosì, e di altri quattro rami d’azienda – un’operazione da 41 milioni di euro.

Nel 2010 Cogetech SpA ha acquisito il 100% del capitale sociale di Ladbrokes Italia per 5,25 milioni di euro. In questo caso l’altro colosso inglese ha abbandonato interamente il mercato italiano. Pochi mesi dopo, il service provider Microgame S.p.A. ha rilevato il 100% della Nuova PianetaScommesse S.r.l..

Tra i grandi players di gioco, in Gran Bretagna, nel luglio 2015, è stato siglato l’accordo di fusione tra Ladbrokes e Gala Coral: il nuovo soggetto è stato chiamato Ladbrokes Coral e all’epoca controllava circa 4.000 delle 9.000 agenzie di scommesse inglesi. Nella primavera del 2014 Amaya ha invece completato l’acquisizione – per 4,9 miliardi di dollari – di Rational Group, la compagnia che controllava le due poker room virtuali più importanti al mondo, PokerStars e Full Tilt Poker, oggi ‘in pancia’ a Flutter Entertainment. cr/AGIMEG