Family Entertainment Expo, a Bergamo gli Stati Generali dell’Amusement: criticità e sfide per il futuro del settore

Family Entertainment Expo è stata l’occasione anche per riunire gli Stati Generali dell’Amusement. Il settore si è dato appuntamento a Bergamo per discutere delle criticità e delle problematiche del mercato, con uno sguardo alle sfide del futuro.

A dare il via ai lavori Claudio Bianchella, consulente As.Tro per i comma 7 ed ex legale di ADM: “Stiamo cercando di passare da un sistema omologatorio a un sistema di autocertificazione. Al momento le omologhe presentano troppi problemi, quindi questo passaggio è fondamentale per la semplificazione del settore. La strada è percorribile, siamo fiduciosi”.
Presente anche Alessandro Lama, presidente di Federamusement: “Dobbiamo ribadire la differenza tra il nostro mondo e quello delle vincite in denaro. Il legislatore sta confondendo i due settori e questo ci penalizza molto. Stiamo cercando di aprire un dialogo con la nuova direzione di ADM, i cambi al vertice ci costringono a ricominciare da capo. La nostra speranza è di cambiare le omologhe in autocertificazioni, abbiamo bisogno di regole più semplici”.
Sergio Milesi, CEO di LED srl, è intervenuto durante l’assemblea: “Al momento in Italia abbiamo regole totalmente scollegate dalla realtà. Dobbiamo tenere conto delle nuove tecnologie, dei nuovi settori che avanzano come la realtà virtuale e le sale gaming. Le norme attuali, per come sono scritte, creano solo problemi al mercato. La priorità è staccare i comma 7 dal comma 6, l’intrattenimento e l’amusement non hanno nulla a che vedere col gioco con vincita in denaro e dobbiamo farlo capire alla politica e ad ADM”.
Andrea Rosiello di FB Associati ha dichiarato: “L’obbiettivo è chiaro: passare dall’omologa all’autocertificazione. Lo scenario politico è cambiato notevolmente negli ultimi mesi e questo rende difficile il rapporto con le istituzioni. È sempre più difficile trovare chi ci ascolta e chi sia in grado, a livello politico, di aiutarci a risolvere i problemi. Abbiamo pronta una rivisitazione della normativa di settore e la presenteremo come proposta emendativa alla delega fiscale, con la speranza che poi entro fine anno si arrivi al decreto del MEF. In alternativa, chiederemo una ulteriore proroga ma è un piano B che speriamo di non dover attuare”.
Infine anche Tiziano Tredese, presidente consorzio FEE, ha voluto fare il punto della situazione: “Trovarci tutti insieme è fondamentale per confrontarci e portare avanti le nostre battaglie comuni. La Fiera sta avendo un successo davvero inaspettato, da qui vogliamo far partire un messaggio importante alla politica e ai Monopoli. Abbiamo bisogno di semplificazione, le leggi sono state scritte male e vanno assolutamente cambiate”.

Sul palco si sono poi confrontati gli esponenti delle maggiori associazioni di settore, in una tavola rotonda che ha provato a mettere le basi per una strategia comune di salvaguardia del futuro dell’amusement: differenziazione tra comma 6 e comma 7, rapporti con le istituzioni e ADM, eventuali proroghe, tassazione e una nuova legge ad hoc i temi più stringenti sul tavolo degli Stati Generali dell’Amusement. lb/AGIMEG