Un anno di giochi: ecco i fatti più importanti accaduti nel 2015

Il 2015 è stato un anno molto ricco di novità, talune non positive, per il mercato del gioco in Italia. Ripercorrerne gli elementi salienti può essere interessante per avere a portata di mano un promemoria di quanto è accaduto. Nella descrizione dei fatti sono riportati anche gli interventi previsti nell’ultima legge di Stabilità, anche se gli stessi non riguardano l’anno che si sta concludendo. Ecco i fatti più importanti accaduti nel corso dell’anno divisi per categoria.

Politica

Nel 2015 è naufragato il decreto delegato con cui il Governo avrebbe dovuto riordinare il settore. Il motivo è stata l’impossibilità di raggiungere un accordo con le Regioni e i Comuni sulle leggi antislot. La delega avrebbe dovuto dettare una nuova disciplina complessiva del settore, introducendo tra le varie misure anche un sistema di tassazione sul margine, una stretta sulla pubblicità, una riduzione del numero di apparecchi istallati sul territorio, norme particolari per le sale gioco, e per gli esercizi che istallano slot. Alcune di queste misure sono comunque finite nell’ultima Stabilità. La tassazione sul margine non è stata introdotta per le slot, ma verrà però adottata per le scommesse a partire dal 1° gennaio 2016 con aliquote del 18% per quelle in agenzia, e del 22% per quelle online, per il poker a torneo e gli skill game a partire dal 1° gennaio 2016 con aliquota pari a 20%, e anche per il bingo online, ma solo a partire dal 2017. L’impasse con gli enti locali dovrà essere risolto in una Conferenza Unificata che – entro il 30 aprile prossimo – dovrà definire “le caratteristiche dei punti vendita dove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico, della pubblica fede dei giocatori e dei soggetti economici e prevenire il rischio di accesso dei minori di età”. Novità in tema di pubblicità. Fermo restando quanto già stabilisce il decreto Balduzzi del 2012, “è vietata la pubblicità di giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni generaliste (da interpretarsi forse come “canali generalisti”) dalle 7 alle 22 di ogni giorno”. Sono inoltre introdotti divieti riguardo ai contenuti che ricalcano quasi completamente la versione del codice di autodisciplina dello IAP in vigore fino allo scorso fine ottobre. Sono previste sanzioni amministrative d’importo tra 100mila e 500mila euro per chi non si adegua, che saranno comminate dall’AGCOM
Eventi

A novembre ha ricevuto il via libera definitivo il matrimonio tra Snai e Cogemat. Il nuovo soggetto controlla una quota superiore al 22% del mercato delle scommesse e circa 56.000 AWP, cifra che vale oltre il 16% del mercato. Si è anche assistito alla fusione tra Gala Coral e Ladbrokes, e a quella tra Betfair e Paddy Power, mentre GVC Holdings si appresta ad completare le procedure per l’acquisizione di bwin.party

Scommesse

Nel settore delle scommesse, il nodo da sciogliere anche nel 2015 è stato la rete parallela. L’anno si è aperto da un lato con la “regolarizzazione” per dei CTD, e dall’altro lato con la sentenza della Corte di Giustizia che ha giudicato legittima la scelta – operata con il bando Monti – di assegnare concessioni di durata inferiore alle precedenti, in vista di “un riordino del sistema attraverso un allineamento temporale delle scadenze delle concessioni”. La durata delle concessioni non è però l’unico aspetto controverso di quella gara: diverse decine di giudici nazionali hanno chiesto ai colleghi comunitari di pronunciarsi sulla clausola delle convenzioni che prevede la cessione gratuita della rete tecnologica allo Stato, alla scadenza o alla revoca della concessione. La sentenza arriverà il 28 gennaio prossimo.

La regolarizzazione invece è stata un tentativo di riassorbire la rete parallela degli operatori di scommesse.  Hanno aderito circa 2.200 centri quasi tutti collegati a Sks365, GoldBet e Betaland, ma secondo le stime ne restano fuori altri circa 4-5mila CTD. Il Governo decide di riprovarci a inizio 2016 riaprendo i termini della sanatoria nella Stabilità varata pochi giorni fa, anche in considerazione del fatto che nel corso dell’anno stesso verrà lanciata la nuova gara per le concessioni delle scommesse. Con il bando invece verranno assegnate 15mila concessioni per la raccolta delle scommesse: la nuova rete sarà composta di 10mila agenzie (con base d’asta di 32mila euro) e 5mila corner (le offerte partiranno da 18mila euro).

A luglio intanto la DDA di Reggio Calabria con l’operazione Gambling, assesta un pesante colpo alla rete parallela, smantellando uno dei maggiori operatori esteri, BetUniq. Ai vertici della compagnia, infatti, secondo gli inquirenti, ci sarebbero una serie di soggetti legati a alcuni clan ‘ndranghetisti, e si ipotizza che il business sia stato allestito con capitali illeciti. Sul momento vengono arrestate 28 persone, e altre 13 vengono poste ai domiciliari, e vengono sequestrati beni per 2 miliardi di euro, tra cui 11 società estere, 45 società operanti nel settore dei giochi e delle scommesse, oltre 1500 CTD, e 82 siti nazionali e internazionali di gioco. Nell’indagine finiscono inizialmente anche Microgame e l’operatore parallelo B2875; entrambi dimostreranno poi la propria estraneità alla vicenda.
Apparecchi

Il settore degli apparecchi per tutto il 2015 si è scontrato con la tassa dei 500 milioni, introdotta con la Stabilità approvata un anno fa. Il peso della tassa ricade interamente sulle 13 concessionarie di slot e vlt che però hanno il potere di dividerne il peso sugli altri soggetti della filiera. Nel caso delle slot, sono però i gestori a controllare i flussi di cassa: sono loro che “scassettano” le macchine e ripartiscono gli incassi con concessionari e esercenti. E i gestori – spesso accusando i concessionari di comportamenti poco trasparenti – rifiutano di adeguarsi, così il meccanismo si inceppa. I ricorsi piovono a decine, ma i giudici non sospendono mai la tassa. Contemporaneamente il settore cerca il confronto con il mondo politico, l’accordo sembra raggiunto in primavera: i concessionari si accollano provvisoriamente il peso della prima rata (da 200 milioni), e il Governo promette di intervenire con la delega fiscale, che però naufragherà di lì a breve. Alcuni gestori intanto hanno trovato un’intesa con i concessionari e si sono adeguati, ma la seconda rata viene versata solo in parte: dei 300 milioni previsti ne entrano appena un centinaio. A novembre il Tar Lazio solleva la questione di legittimità costituzionale – ma la tassa per il 2015 non è stata mai sospesa– e il Governo con la Stabilità di quest’anno abroga la tassa (riconfermandola però per il 2015: vengono finalmente definite le modalità della ripartizione tra i soggetti della filiera), dall’altro lato introduce un pesante aumento del prelievo. Per le slot si passa dal 13 al 17,5% (con una riduzione del payout dal 74 al 70%) per le vlt dal 5 al 5,5%. La filiera ha già annunciato nuovi ricorsi: si troverà a pagare dal 1° gennaio il PREU maggiorato, pur avendo bisogno di almeno diversi mesi per adeguare le macchine al nuovo payout.

A febbraio la Corte dei Conti emette la sentenza d’appello sulle maxipenali newslot. Le uniche concessionarie rimaste in giudizio sono Hbg e Bplus – le altre 8 storiche hanno aderito infatti alla sanatoria versando il 30%, in totale circa 430 milioni, rispetto all’importo stabilito dalla condanna riportata in primo grado. In appello le sanzioni vengono ridotte, ma le condanne restano comunque pesanti: 335 milioni per Bplus e 72 per Hbg. A giugno è lo stesso giudice contabile a sospendere l’esecuzione della sentenza (“Appare palese il grave nocumento patrimoniale, certamente foriero di conseguenze definitive sulla stessa sopravvivenza della società ricorrente” ammette il Collegio) visto che le compagnie hanno intentato un giudizio per revocazione di fronte alla Corte dei Conti, e un regolamento di giurisdizione di fronte alla Cassazione.

Bplus intanto scrive la parola fine sulla lunga vicenda dell’interdittiva antimafia e del commissariamento. Tutto inizia nel 2011 quando la compagnia, per partecipare alla gara per il rinnovo delle concessioni, ottiene un finanziamento dalla Banca Popolare di Milano di Ponzellini. Il Prefetto di Roma – all’epoca Giuseppe Pecoraro – emette l’interdittiva antimafia nei confronti di Bplus, ipotizzando delle infiltrazioni mafiose. Bplus a quel punto rischia di perdere la concessione. Dopo una lunga querelle giudiziaria, la vicenda si sblocca solo a maggio scorso quando il Tar Lazio annulla l’interdittiva: in pratica in questo lasso di tempo tutti gli accertamenti effettuati non hanno messo in evidenza alcun legame con ambienti criminali. Il commissariamento resta però in piedi – è basato sul fatto che la compagnia abbia unilateralmente interrotto le operazioni di controllo cui si era sottoposta – che viene definitivamente revocato dal Prefetto di Roma (la carica intanto è passata a Franco Gabrielli) a novembre

Lotto

Il Lotto si prepara alla nuova gara per la gestione del servizio del gioco del Lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa (l’attuale scade l’8 giugno 2016). Si tratta della gara con cui verranno affidate un insieme di attività finalizzate, tra le altre cose, a garantire il collegamento informatizzato di tutti i punti di raccolta oltre che le operazione di estrazione e di pagamento premi per conto dello Stato. La nuova concessione avrà una durata di 9 anni, la base d’asta di 700 milioni di euro. L’aggiudicazione verrà effettuata sia sulla base dell’offerta economica (che peserà per il 70% sulla valutazione) sia sull’offerta tecnica organizzativa (il restante 30%). Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 16 marzo prossimo, l’apertura delle buste è fissata per il 30 marzo. Al soggetto che si aggiudicherà la gara andrà un compenso pari al 6 % della raccolta, ai livelli attuali (6,6 miliardi nel 2014) un gruzzolo da 3,5 miliardi di euro.
Lotterie

Per la prima volta dal 2010, le lotterie tradizionali sono state due. Oltre all’Italia – con estrazione il 6 gennaio – si è disputata anche quella legata al Premio Louis Braille. Ha attratto giocate per 2.970.480 euro, e distribuito 35 premi per un totale di 1.244.500 euro

SuperEnalotto

A novembre è stato pubblicato il nuovo regolamento che però entrerà in vigore solo nella prima parte del 2016. La novità maggiore è l’aumento della quota di montepremi che sarà il 60% delle giocate. Inoltre si vincerà anche con il 2, in modo da aumentar il numero di persone premiate a ogni concorso. Implementate anche le “vincite immediate”, cioè quelle ottenibili al momento della giocata e segnalate da un particolare suono del terminale di gioco, che avranno un importo di 25 euro. Il costo della giocata minima (una colonna) sarà di 1 euro, mentre l’aggiunta del numero SuperStar costerà sempre 50 centesimi.

Bingo

La legge di Stabilità ha previsto una nuova gara per le concessioni del Bingo. Nel corso del 2016 verranno assegnate 210 nuove concessioni di durata novennale, la base d’asta è di 350mila euro. La maggior parte delle attuali concessioni è scaduta nel biennio 2013-2015, le altre scadranno nel corso del 2016. es/AGIMEG