TS, La corruzione sportiva al bando anche fuori dei Paesi dell’Ue

Anche il Consiglio d’Europa è impegnato nella lotta al match-fixing, e punta a varare una convenzione nel giro di due anni. L’organismo – che riunisce 47 paesi, tra cui la maggior parte, come Federazione russa, Turchia e Svizzera, estranei all’Unione Europea – si occupa di sport da 10 anni, ma da 4 ha concentrato l’attenzione sulle combine sportive. “Ci siamo dedicati al ‘match fixing” negli ultimi quattro anni cominciando, nel 2009, con una raccomandazione, che non comporta l’obbligo di convertirlo in legge nazionale da parte di ogni parlamento” spiega a TS, Stanislas Frossard, segretario dell’EPAS (Enlarged Partial Agreement on Sport). “Adesso stiamo preparando la convenzione vera e propria”. I tempi sono relativamente brevi: “Credo che in un anno potremmo avere il documento pronto da firmare per la ratifica per poi entrare realmente in vigore entro un paio d’anni. Ma il successo di questa operazione consiste soprattutto nel fatto di avere messo attorno a un tavolo le organizzazioni sportive, i bookmaker e i governi”. L’intervista integrale nel numero in edicola domani. lp/AGIMEG