Ricerca Consulta Nazionale Antiusura: La provincia di Pavia spende l’11,6% del pil in giochi. Quella di Bolzano il 3,2%

Nel 2012 Pavia è stata la provincia che ha registrato il più alto rapporto tra consumo di giochi e PIL: la raccolta ha sfiorato gli 1,5 miliardi, l’11,6% del pil. Seguono Teramo (556 milioni, il 9,86% del PIL), e Caserta (circa 1,1 miliardi ma l’8,97% del Pil). All’estremo opposto ci sono Bolzano con 492 milioni di euro di raccolta di gioco, e il 3,2% del Pil; Cuneo (512 milioni, con il 3,21% del PIL) e Padova (con 774 milioni di raccolta, il 3,22% del pil). Per quanto riguarda la spesa di gioco, in rapporto alla popolazione residente, la ricerca della Consulta Nazionale Antiusura presentata oggi a Roma, evidenzia che Napoli è l’unica grande provincia italiana a superare il saggio del 5 per cento del reddito procapite (cioè quello di un euro ogni 20) destinato al gioco. Per la precisione quello partenopeo – con il valore di 6,96, e si parla della sola componente registrata formalmente – è il contributo più imponente al gioco industrializzato di massa, in rapporto alla ricchezza ufficialmente censita. Ci si riferisce, ovviamente, al consumo su postazioni fisiche localizzate, perché sul gioco via internet non si hanno elementi “geo-referenziati”. lp/AGIMEG