Molinaro (CNR Pisa): “Il 90% delle persone gioca meno di una volta alla settimana e meno di 50 euro al mese”

“La maggior parte delle persone che gioca d’azzardo in Italia, ci dice di giocare meno di una volta alla settimana e meno di 50 euro al mese, il 90%; mentre il 2,5% ci dice di giocare tutti i giorni, un 2,3% di giocare al mese più di 200 euro. L’uno per cento dei partecipanti allo studio gioca al mese più di 500 euro”. E’ quanto ha detto Sabrina Molinaro, dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR illustrando alcuni dati nel corso di un convegno sul gioco patologico a Firenze. “Importante è la riflessione sulla percezione del gioco. Le persone che giocano come si pongono rispetto al gioco stesso. Osserviamo una normalizzazione del gioco sociale e un costante incremento del gioco problematico. La probabilità di diventare un giocatore problematico tra chi gioca alle slot o alle Vlt è 14 volte superiore rispetto a chi ha un gioco sociale, 5 volte superiore per le scommesse sportive, e 10 volte superiore per le scommesse su altri eventi. Sono i giochi che più agganciano i problematici. Tra i luoghi più frequentati sale giochi e scommesse e giochi su internet. Si tratta di persone inoccupate o in cerca di lavoro, pensionati. Sono persone che hanno un reddito medio tra i 15 e i 36mila euro e un reddito famigliare intorno ai 1.800”, ha aggiunto. Fra i giovanissimi, invece, “da anni osserviamo una lenta diminuzione dei giocatori e dei giocatori problematici. C’è stato un passaggio dal gambling al gaming. I giovani giocano con i i giochi “pay to win” oppure i “challenge”. Abbiamo chiesto di ripetere questi studi nella Regione, sarà utile per vedere l’andamento del fenomeno e confrontarlo con le misure adottate dai Comuni e dalle Regioni per contrastare il fenomeno”, ha concluso. cdn/AGIMEG