La Scommessa Sportiva, A Londra si preparano a regole più rigide. Ma il liberismo non si mette in discussione

“Il modello italiano è una cosa completamente diversa dalla nostra Gambling Commissione perché si tratta di un modello basato sulle tasse. Loro fanno un mucchio di controlli perché l’obiettivo è di incassare le tasse. Noi non abbiamo questo compito. Quindi, quello che possono fare in Italia è molto diverso perché ha finalità diverse. Facciamo un esempio: in Italia, tutti i dati sull’attività delle macchine da gioco vengono inviate regolarmente all’ente regolatore”. E’ il giudizio che Jenny Williams, responsabile della Gambling Commission, l’autorità britannica per il settore del gambling, esprime sul sistema italiano dei giochi. La Williams, in un’intervista che verrà pubblicata domani dalla Scommessa Sportiva, spirga che se il Regno Unito adottasse un modello simile a quello italiano “si scatenerebbe una rivoluzione. Per gli operatori questo sarebbe un onere del tutto ingiustificato. Perché noi non siamo esattori delle tasse”. Il modello inglese, comunque, nonostante sia meno restrittivo, ha comunque tra i suoi obiettivi quello della “prevenzione dei crimini, come il riciclaggio di denaro sporco. Quindi” conclude la Williams, “noi comunque abbiamo l’obiettivo di prevenire il crimine e proteggere i soggetti vulnerabili”. lp/AGIMEG