Giochi, Roberto Pruzzo (ex calciatore) ad Agimeg: “Quella tra Sisal Matchpoint e la Roma è una iniziativa da applaudire. Il calcio può fare molto per il sostegno alle categorie più deboli”

133 goals in serie A, 3 titoli di capocannoniere della massima serie, 1 storico scudetto vinto con la Roma (1982-1983), 4 Coppe Italia vinte, 6 presenze in Nazionale, massimo realizzatore della Roma con 106 reti prima dell’avvento di Francesco Totti: questi alcuni degli straordinari numeri del “bomber” per eccellenza Roberto Pruzzo. In una esclusiva intervista ad Agimeg Roberto Pruzzo parla dell’impegno del calcio in ambito sociale. Sisal Matchpoint e Roma Cares, la fondazione della A.S. Roma, hanno annunciato una collaborazione per quanto riguarda il sostegno all’Associazione Liberi Nantes che promuove e garantisce la libertà di accesso allo sport a rifugiati e richiedenti asilo. La prima iniziativa in tal senso sarà l’attività di restauro dello storico Campo XXV Aprile nel quartiere Pietralata, gestito dall’Associazione stessa. Questa attività è solo il primo passo di un progetto di più ampio respiro, chiamato “Oltre il gioco” con cui Sisal Matchpoint, AS Roma e Roma Cares promuoveranno per tutta la stagione una raccolta fondi in favore dell’Associazione Liberi Nantes. Che ne pensa di questa iniziativa?

Penso che è assolutamente da lodare e che il calcio possa far molto, meglio se sostenuto da aziende importanti, per dare sostegno alle categorie più deboli. Il calcio si è sempre dimostrato disponibile ad offrire il proprio contribuito economico e di visibilità in difesa e sostegno di iniziative di carattere sociale. Il calcio italiano è da tempo un esempio di integrazione visti i tanti stranieri, di moltissimi paesi diversi, che giocano nelle nostre squadre. Insomma quella tra la Sisal e la Roma è una iniziativa che va applaudita.

Che ne pensa di un accordo tra una società di scommesse ed una squadra di calcio? Non c’è pericolo che venga male interpretato?

Non credo proprio, stiamo parlando di due grandi realtà conosciutissime nel nostro paese. La serietà di aziende di questo tipo non va messa in discussione dai soliti discorsi qualunquistici. D’altronde già ai miei tempi la vecchia schedina del Totocalcio legava in qualche modo il calcio alla scommessa ma nessuno gridava allo scandalo.

Ed a proposito di scommesse, se dovesse puntare 1 euro sulla squadra vincitrice del campionato chi sceglierebbe?

Mi affiderei alla monetina. A parte gli scherzi è difficile fare una pronostico in un campionato così incerto come non capitava da anni. C’è la Roma che sta dando importanti segnali di crescita, la Juventus destinata a riprendersi dall’inizio shock, il Napoli che sta assimilando la cura Sarri e che sta dando continuità ai suoi risultati, la Fiorentina in testa al campionato con un gioco spettacolare, più le milanesi in cerca riscatto. Insomma mai come quest’anno chi fa un pronostico sullo scudetto rischia di sbagliare. gr/AGIMEG