Giochi, Rabino (SC): “Bilancio di questa legislatura fallimentare. Necessaria certezza della norma e regolamentazione comunitaria”

“Nutro diversi dubbi sulla liquidità internazionale di poker, non ci sono certezze normative. Il vero drammatico problema che vive il settore del gioco è che non si capisce bene chi decide, per quale territorio e per quale area di riferimento. Non possiamo immaginare che in questo settore, che vuol dire lavoro e impresa, ci sia un problema di fonte normativa: non si capisce se è più lo Stato, le Regioni o le Province. Ho seguito il lavoro di Baretta, ma il bilancio di questa legislatura è fallimentare al di là dei colori politici. Ci sono regioni che hanno affrontato il problema in maniera pragmatica e chi, come il Piemonte, ha agito in maniera medioevale”. E’ quanto ha affermato l’onorevole Mariano Rabino, Deputato della Repubblica (SC), in occasione di un Convegno in corso di svolgimento a Roma. “Dobbiamo non solo affrontare il tema in maniera singolare – ha aggiunto -, ma in maniera globale. Ci deve essere una regia europea e l’obiettivo è una regolamentazione comunitaria. A maggior ragione la regola che vale a Palermo deve valere a Bari. Ci deve essere una certezza della norma: va detto che l’innovazione corre, ma la politica quando dá una norma la deve dare con un orizzonte temporale che sia compatibile con l’anno di esercizio fiscale di un’azienda. Sotto questo profilo su questo settore la politica non può non fare un mea culpa riconoscendo un totale fallimento”, ha concluso. lp/AGIMEG