Giochi, Fara (pres. Eurispes): “Siamo di fronte a dicotomia tra Sistema e Paese. Situazione economia in miglioramento, ma attenzione a tornare alle vecchie abitudini”

“La situazione economica nazionale è in miglioramento: cresce il Pil, c’è una riduzione della pressione fiscale e cresce l’occupazione. In questa fase la tendenza è quella di considerarci fuori dal tunnel della crisi e tornare alle vecchie abitudini: il senso di responsabilità dovrebbe portarci a una maggiore prudenza per affrontare i problemi strutturali che ipotecano lo sviluppo del nostro Paese”. Sono queste le parole del presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara durante la presentazione del 30esimo Rapporto Italia. “Continuare a parlare di Sistema Paese è improprio: bisogna parlare di Sistema (l’apparato, la politica, le classi dirigenti etc.) e di Paese, fatto a noi. La seconda questione riguarda le associazioni politiche e sindacali: tendono ad aumentare le separazioni e ad alimentare tensioni. Il matrimonio tra sistema e Paese si è sciolto, convivono separatamente sotto lo stesso tetto. Un matrimonio durato più di 50 anni, ma che ha da tempo esaurito la propria gittata. Il Paese si sente deluso, si sente tradito da un sistema che non riesce a garantire futuro e che ha perso di vista la storica funzione, disattendendo attese e diritti. Di aver aumentato le disuguaglianze, di vivere nel lusso, e di avere costi di esercizio sempre più esosi. Il sistema, invece, accusa il Paese di non riuscire a rendersi conto di trovarsi di fronte a cambiamenti epocali e chiede il mantenimento del welfare, devasta interi territori per chiedere condoni, produce quantità enormi di immondizia, ma non fa la raccolta differenziata. Siamo di fronte a un sistema fragile e un Paese confuso. Osservando la cronaca abbiamo notato che la mancanza di responsabilità è diventata il comune denominatore di diversi fatti pubblici del nostro Paese. Siamo di fronte a una caduta del senso di responsabilità che rende più difficile la tenuta dei rapporti sociali”.

Come siamo arrivati alla situazione attuale? Secondo Fara “il decentramento del potere ha portato a una desolante fuga della responsabilità e di incapacità di gestire il denaro pubblico. Davanti a questo quadro partiti politici riescono a dare soluzioni a breve termine. Non c’è nessun messaggio sul futuro e siamo in attesa che la politica riscopra la sua vocazione. Ciò che manca è un’idea di futuro, di progetto immancabilmente legato all’Europa, oggi in crisi”. Una sfida per il futuro di dimensioni epocali che passa, sottolinea Fara, “dal mettere in gioco la nostra sapienza, operando scelte che non possono essere rinviate. Dobbiamo rifarci ai nostri valori che affondano le radici nella Costituzione che va reinterpretata alla luce dei tempi, proiettandola verso nuovi orizzonti che il futuro ci impone”. lp/AGIMEG