Enada, Curcio (Sapar) “Avviato dialogo con il Governo, ma il settore gioco deve presentarsi compatto”

Il comparto del gioco è vivo e vuole continuare ad esserlo. E’ questo il messaggio lanciato a chiare lettere dalla Fiera di Rimini, sede della 27^ edizione primaverile di Enada, Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco. A fare gli onori di casa, nel corso della conferenza stampa d’inaugurazione, è stato Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera: “Con l’avvio della 27^ edizione di Enada – esordisce – rinsaldiamo lo stretto rapporto di collaborazione con Sapar. Essere sede di questo importantissimo appuntamento ci rende fieri e orgogliosi; un appuntamento, quello che avrà luogo nei prossimi tre giorni, che cade in un momento molto delicato, caratterizzato da rischi e da insidie. Il quadro normativo relativo al gioco, d’altronde, sta appesantendo la condizione del settore, rendendolo più che mai instabile. Ovviamente, la speranza è che presto si possa giungere a indicazioni più chiare, a seguito delle quali potrebbero verificarsi situazioni di sviluppo e di crescita. In questo scenario – prosegue Cagnoni – si pone in maniera autoritaria Enada, manifestazione che ha sempre avuto un ruolo da leader in ambito nazionale e che punta fortemente ad espandersi anche a livello internazionale. Ovviamente, per far ciò, è necessario intravedere una condizione di possibile sviluppo. Enada, in tal senso, incarna alla possiede nel suo dna tali caratteristiche, rappresenta di per sé una condizione dinamica e positiva rispetto alle attuali condizioni del mercato. Ma per far in modo che queste peculiarità possano imporsi con forza c’è bisogno anche di altro”. Il riferimento, ovviamente, è all’ambito legislativo, su cui il presidente di Sapar, Raffaele Curcio, si sofferma in maniera approfondita: “La legge di stabilità – spiega Curcio – è arrivata repentinamente, mettendoci di fronte a una prova importante a livello economico. Nel contempo, però, il suo rapido avvento ci ha permesso di sviluppare importanti spunti di riflessione in merito alla rivoluzione completa del settore. A tal proposito – argomento Curcio – ritengo che si debba muovere verso una nuova formulazione che possa essere la più equilibrata possibile. Un auspicio, questo, che dalle prime avvisaglie sembra non essere totalmente contemplato. In ragione di ciò, è stata avviata una discussione con il governo centrale, fondata su un tavolo di confronto in cui il settore del gioco dovrà presentarsi unito e compatto al cospetto dell’organo esecutivo nazionale. Concessionari, gestori e operatori saranno pertanto chiamati a trovare una soluzione di razionalizzazione del settore adeguata, fondata su principi fondamentali quali la tutela della filiera. Nel corso degli anni, l’opera delle aziende di gestione ha fatto in modo che l’erario rinforzasse sempre più le sue entrate, consentendo allo stesso tempo di sottrarre una grossa fetta di lavoro all’illegalità. Alla luce di ciò vorremmo pertanto che tutto ciò ci venisse quantomeno riconosciuto. Le aziende di gestione, d’altro canto, hanno sempre rivestito un ruolo fondamentale all’interno della filiera e intendono continuare a svolgerlo in tutto il territorio. Auspichiamo pertanto che il settore produttivo non venga danneggiato, in modo da non favorire ulteriori fenomeni negativi che potrebbero generarsi a seguito di scelte sbagliate. Andare ad ingabbiare ancora di più il gioco legale andrebbe infatti a danneggiare la parte sana del settore, producendo solo ed unicamente un mesto ritorno al passato. In tale ottica – conclude Curcio – abbiamo pertanto accettato l’apertura del sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, che ha inteso aprire un confronto sulle procedure della legge di stabilità. In tale ambito, a nostro avviso, ciò su cui dovrà essere posto l’accento saranno le procedure relative alla delega fiscale; un provvedimento, questo, che dovrà essere discusso e pianificato con l’intera filiera dei soggetti interessati, al fine di rilanciare l’intero settore. Dai dati, d’altronde, si evince che il settore riveste un’importanza rilevante a livello economico. La delega vuole razionalizzare? Bene, noi siamo disponibili a confronto, a patto però che non si vada a danneggiare il settore economico. Tutelando le aziende di gestione si tutelerà infatti il comparto del gioco”. lp/AGIMEG