De Donno (procuratore Brindisi): “Distanziometro segue un criterio selettivo e arbitrario che danneggia imprenditori sani”

dal nostro inviato – “Il distanziometro è un criterio selettivo e arbitrario che ha come unico scopo quello di ridurre i volumi di gioco, ma non ha una sua razionalità. Infatti come evidenziato di recente dall’indagine dell’ISS il giocatore patologico non gioca sotto casa, ma tende a spostarsi lontano dai luoghi di prossimità, e allo stesso tempo i luoghi sensibili sono stati scelti in modo arbitrario motivo per il quale il distanziometro oggi non ha alcun risvolto positivo. Gli imprenditori sani saranno marginalizzati e costretti a rinunciare alla propria attività, con la conseguenza di ridurre l’occupazione e aprire nuovi spazi alla criminalità organizzata”. Lo ha dichiarato Antonio De Donno, procuratore della Repubblica di Brindisi e presidente del comitato scientifico Eurispes, nel corso del convegno “Gambling patologico e responsabilità sociale: sfide della prevenzione e possibilità di trattamento” che si sta tenendo a Brindisi. “Dall’indagine ISS inoltre risulta che a fronte di 1,4 milioni di giocatori problematici, siano solamente 13mila i giocatori affetti da patologia. Contrastare in questo modo il settore comporta solamente un ulteriore incentivo a rivolgersi al mercato illegale sia fisico sia online”, ha concluso. cr/AGIMEG