Confindustria, Marchetti “nel nostro ordinamento fiscale le vincite hanno sempre formato oggetto di tassazione”

Nel nostro ordinamento fiscale, mette in evidenza il professor Fabio Marchetti nel convegno “L’impresa del gioco”, le vincite al gioco hanno sempre formato oggetto di tassazione, sul presupposto che tali vincite esprimano un reddito speculativo che, come tale, deve concorrere al finanziamento delle spese pubbliche secondo il principio di capacità contributiva consacrato dalla Costituzione. Poiché il gioco, per ovvie ragioni di vigilanza e tutela, è sempre stato necessariamente soggetto a un regime di monopolio legale, storicamente la tassazione delle vincite al gioco è stata attuata sotto forma di monopolio fiscale. Ne è derivata una legislazione quantitativamente imponente e per nulla coerente che ha per lo più inseguito le esigenze del momento.

Secondo la ricerca svolta dal Ceradi Luiss e dalla Fondazione Bruno Visentini, il sistema di prelievo sul margine lordo del concessionario potrebbe rappresentare ad oggi, tra tutti gli esistenti, il modello migliore, soprattutto in termini di razionalità della tassazione e di semplicità di riscossione rispetto ad altri modelli attualmente adottati. sb/AGIMEG