Carmine Biancospino (dir. comm. E-Play24) ad Agimeg: “Il Decreto Cura Italia è riuscito male, bisognava fare molto di più. I punti vendita di gioco e ricarica sono un baluardo contro l’illegalità ma ora sono in forte difficoltà”

“La preoccupazione maggiore, come concessionario dell’online, è cosa succederà alle migliaia di partite IVA finita l’emergenza Coronavirus”. E’ quanto ha dichiarato Carmine Biancospino, direttore commerciale di E-Play24, intervenendo alla diretta Facebook organizzata venerdì scorso da Agimeg. “I migliaia di punti vendita e ricarica che ci sono in Italia e che sono un baluardo contro l’illegalità, sono in forte difficoltà. Il decreto tampone (il Cura Italia, ndr) è riuscito male, bisognava fare molto di più. Nei prossimi mesi, queste partite Iva avranno bisogno di un aiuto concreto. Un bar che non incassa non è in grado di pagare le tasse e bisogna dare un aiuto anche per quanto riguarda il pagamento degli affitti”. Il rischio, secondo Carmine Biancospino, è un ritorno all’illegalità: “negli ultimi anni l’abbiamo combattuta insieme a tutta la filiera. Ma ora sarebbe necessario aprire un tavolo di confronto serio sulla questione della ludopatia. Questo è un tema che negli ultimi anni è diventato uno spot elettorale di alcuni partiti. In Italia non c’è un problema ludopatia diverso da quello che c’è in altri Paesi europei. Dietro la scusa della ludopatia sono stati nascosti tanti interventi normativi che sono semplicemente allucinanti”. lp/AGIMEG