Barberio, Adesso la sfida è adottare regole globali per disciplinare il web

“Di internet si parla più per la patologia che per la fenomenologia. Più come qualcosa da cui difendersi, che non come una risora” ha detto a conclusione dei lavori Raffaele Barberio – moderatore della tavola rotonda dedicata al Web nel convegno “Cose da non credere”, organizzato a Roma dall’Unione Nazionale Consumatori. “Andiamo su internet diverse volte al giorno, e ogni volta lasciamo delle mollichine. Questo fa sì che altri possano ripercorrere quella scia” ha ammesso ancora Barberio, che però ha esortato l’adozione di regole comuni: “Internet è uno strumento globale e non può essre dsisciplinato solamente con regole nazionali. Lo sforzo adesso è perché le regole nazionali diventino europee e poi globali”. Un prodesso di cui gioverebbero non solo i consumatori che godrebbero di strumenti di protezione certa, a prescindere dalla nazionalità del soggetto con cui vengono in contatto in rete, ma anche “le imprese, che opererebbero seguendo le stesse regole”.