Arrigo Sacchi “Un allenatore è un po’ come il regista di un file: conosce la sceneggiatura e deve trovare gli attori migliori per i vari ruoli”

Il Copernico del calcio italiano, Arrigo Sacchi, è stato protagonista martedì 26 novembre della live chat sul canale ufficiale Google+ di Betclic (www.betclic.it). Una chiacchierata durata poco più di un’ora nella quale il Mister ha risposto, in diretta video, alle domande di 9 tra blogger e giornalisti e di tutti i tifosi e gli appassionati che, attraverso i canali social del brand di scommesse, hanno utilizzato l’hashtag #askArrigo.

Durante l’hangout, visibile all’indirizzo https://www.betclic.it/c/askarrigo/ il “profeta” di Fusignano si è raccontato e ha raccontato, partendo dal suo esordio sulla panchina sulla panchina del Parma e dalla storica vittoria a San Siro in Coppa Italia contro il Milan, passando per le emozioni della finale di USA ’94, le polemiche sull’impiego di Baggio e la visione “Negli ultimi 10 minuti di Italia-Nigeria ho visto me stesso: salivo su una scaletta e andavo verso una destinazione sconosciuta”. Diversi i punti saldi del Sacchi-pensiero sul gioco totale: pressare alto, marcare a zona, attaccare in 11 e difendere in 11. Non si sbilancia sui suoi eredi o sulla squadra che potrebbe far ricordare i fasti del suo periodo d’oro ma elogia Ancelotti, Guardiola e soprattutto Conte che paragona a Riccardo Muti, per la sua capacità di dirigere e orchestrare con armonia il gioco dei suoi.

A chi chiede dell’importanza di un top player risponde che il talento del singolo è nulla senza il gioco di squadra e, parlando dell’ex tecnico dell’Inter, dice “Un allenatore è un po’ come il regista di un film: conosce la sceneggiatura e deve trovare gli attori migliori che interpretino i ruoli che ha in mente. Stramaccioni si è trovato in una mission impossible: aveva un’idea di calcio ma non aveva i giocatori adatti”.

Non sono mancati giudizi amari nei confronti della gestione dei settori giovanili italiani, della mancanza di pazienza dei dirigenti di club e della difficoltà di far convivere, in atleti come Balotelli, genio e sregolatezza. Alla domanda su quale sia il giovane talento più promettente risponde: “Il mio pensiero di oggi potrebbe non coincidere con il mio pensiero di domani. Se mi aveste fatto la stessa domanda l’anno scorso avrei risposto, senza dubbio, Insigne. Ma ha perso brillantezza, è diventato un mestierante…forse colpa dei soldi.”

Visto il momento difficile del club di Via Turati la domanda su un suo possibile ritorno nello staff dirigenziale era d’obbligo, meno scontata la risposta: un no secco.

Questo e tanto altro nel primo appuntamento con gli hangout di Betclic.it!

Chi volesse rivedere il video completo dell’incontro con Sacchi può farlo su https://www.betclic.it/c/askarrigo/

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