USA, per 14 anni ha fatto il bookmaker da casa, ma il giro valeva milioni. Rischia 28 anni di carcere

Per 14 anni ha fatto il bookmaker comodamente seduto nel salotto di casa o dalla concessionaria di auto usate, accettando scommesse per milioni di dollari. E’ la storia di Stephen Mardigan – cittadino di 61 anni di Portland, nell’Oregon – che adesso rischia fino a 28 anni di prigione. Mardigan è finito nel mirino dell’FBI un anno fa, al termine di una perquisizione gli agenti gli sequestrarono circa 750mila dollari. L’uomo non è stato ufficialmente incriminato fino a alcuni giorni fa, quando ha firmato un accordo con il procuratore generale dichiarandosi colpevole di raccolta illegale di scommesse e riciclaggio. I giudici devono ancora decidere quanti anni l’uomo passerà in carcere, in base all’accordo dovrà però restituire circa 1,3 milioni di dollari, e si vedrà confiscare proprietà per un valore complessivo di 5,6 milioni. Si tratta soprattutto di case che avrebbe comprato con i profitti delle scommesse. Alla fine, garantiscono gli inquirenti, restituirà più di quanto ha guadagnato in questi 14 anni. Ma in realtà, nessuno ha idea di quanto abbia fruttato il business delle scommesse: si sa solamente che Mardigan accettava puntate su qualunque sport, dai tornei collegiali a quelli professionistici; e che le scommesse andavano di norma dai 30 ai 10mila euro. Ma c’era anche chi puntava molto di più. Mardigan ha provato a mascherare questa pioggia di denaro come dei guadagni della concessionaria di auto: la società tra il 2008 e il 2016 ha venduto 57 auto, ma ha incassato la bellezza di 11,3 milioni di dollari. Grazie soprattutto a due clienti affezionati, uno ha comprato auto per 3,1 milioni, l’altro per 1,4 milioni. rg/AGIMEG