UK, vincitore della lotteria incriminato per aver falsificato il biglietto dopo dieci anni

Gran Bretagna, sono passati quasi dieci anni da quando riscosse un premio della lotteria da 2,5 milioni di sterline, adesso è stato incriminato per aver falsificato il biglietto. Oltre alle conseguenze penali, l’uomo – all’anagrafe Edward Putman, 53 anni – potrebbe essere condannato a risarcire la somma incassata che – stando alle ricostruzioni giornalistiche – avrebbe nel frattempo investito in appartamenti e auto d’epoca.
Era l’11 marzo del 2009 quando venne centrato un jackpot del Lotto da oltre 2,5 milioni, la schedina vincente era stata giocata nel Worcestershire, in una ricevitoria di Worcester o di Malvern. In genere in Gran Bretagna, come anche negli Stati Uniti, non c’è l’abitudine di aspettare che il clamore si plachi, e i fortunati si fanno avanti subito anche quando devono incassare somme ben più consistenti. Il giocatore del Worcestershire invece reclamò il premio solamente il 7 settembre, pochi giorni che il termine scadesse e la somma venisse devoluta al fondo per le cause benefiche. Oltretutto si fece avanti con un biglietto danneggiato, quanto e in che modo non è stato chiarito. Fatto sta che la Camelot pagò comunque la vincita e da allora la vicenda è stata dimenticata per anni.
E’ stata poi la stessa compagnia, nell’autunno del 2015, a rendersi conto che c’erano state delle anomalie, perché “sono emerse delle prove che ci hanno fatto mettere in dubbio la decisione presa nel 2009” spiegò all’epoca Andy Duncan, amministratore delegato della Camelot. Duncan però non chiarì a cosa si riferisse esattamente quando parlava di nuove prove, e si rifiutò di dire se fossero coinvolti dei dipendenti della compagnia.
La prima a pagare, intanto, fu la stessa Camelot. Un anno dopo dovette pagare una sanzione da 3 milioni di sterline per le gravi carenze dimostrate nei controlli sulle vincite. Da allora le indagini sono state avanti, e adesso si è deciso di incriminare il vincitore per truffa. Putman è stato rilasciato su cauzione e dovrà apparire di fronte ai giudici il 16 ottobre. lp/AGIMEG