Spagna: Totocalcio in crisi, in dieci anni raccolta crollata del 54%. Boom per le scommesse online (+318%)

Profondo rosso per il Totocalcio spagnolo (la “Quiniela”) che come accade in molti altri Paesi, tra cui l’Italia, paga il boom delle scommesse sportive, soprattutto online, che hanno portato i concorsi pronostici al punto più basso di sempre in termini di raccolta. Numeri alla mano negli ultimi cinque anni il Totocalcio spagnolo ha perso il 34,5%, passando da una raccolta di 363 milioni di euro nel 2012 ai 238 milioni del 2016; di contro, le scommesse sportive online sono passate dai 1,54 miliardi del 2012 ai 4,9 miliardi dello scorso anno, registrando un incremento addirittura pari al +318%. Numeri ancora più impietosi se si paragona la raccolta Totocalcio di dieci anni fa a oggi: nel 2007 si viaggiava sui 518 milioni di euro, con il picco raggiunto nel 2008 a quota 567 milioni: rispetto ai 238 milioni del 2016, il calo è stato del -54%. Colpa, secondo gli analisti spagnoli, delle scommesse sportive che rappresentano oggi il più grande mercato, caratterizzato da giocatori di età inferiore ai 35 anni, compresi soprattutto nella fascia 20-25, con titolo di studio e di fascia sociale medio alta. La Quiniela non interessa ai giovani, ma viene vista come qualcosa di superato, appartenente al passato. I giovani giocatori chiedono immediatezza e partite di grande appeal su cui puntare, mentre spesso in schedina si trovano più gare di Segunda Division che di Primera Liga, a causa delle partite di campionato spalmate fra sabato e domenica. cr/AGIMEG