Scommesse, l’NBA si schiera nuovamente in favore della legalizzazione. Silver “Bisogna essere realisti”

Stati Uniti, si è nuovamente schierato per l’apertura del mercato delle scommesse Adam Silver, numero uno della NBA. “Credo che la legge cambierà a breve, la questione non è se le leghe sportive siano a favore o meno della legalizzazione. Si tratta di essere realisti: al momento c’è un’industria che vale centinaia di miliardi di dollari che è illegale” ha detto il Commissario del NBA intervenendo alla conferenza “GameChangers: Creating the Future of Sports” che si è tenuta martedì al Paley Center for Media. “Non abbiamo alternative se non quella sfruttarlo e, allo stesso tempo, accertarci che l’integrità dello sport venga tutelata”. E Silver ha quindi fatto un confronto tra il range di prodotti – decisamente contenuto – ammessi negli USA e l’offerta di scommesse disponibile nei mercati europei (in particolare parlando delle scommesse live – “che valgono l’85% delle giocate” e “consentono di puntare su tutti gli aspetti di un match, come tiri liberi e da 3 punti, punteggi alla fine dei quarti etc”): “è un mercato che coinvolge molto di più l’appassionato”. Ma sul lancio delle scommesse negli USA hanno preso posizione anche gli altri Commissari. Gary Bettman del NHL ha detto che il problema non riguarda da vicino l’hockey: “ha una parte minima nel mercato, la maggior parte delle giocate – qualcosa che potrebbe essere attorno al 98% della raccolta – è appannaggio di sport come football e basket”. Ma ha anche sollevato una serie di dubbi: “Non mi preoccupo della sicurezza dello sport, l’unico aspetto su cui bisogna stare attenti è come il lancio delle scommesse possa influenzare il modo in cui gli appassionati vincono lo sport. Lo sport resterà una competizione sana, gli atleti resteranno un modello da seguire, o tutto si trasformerà in un modo per fare soldi? E cosa succederà negli stadi, se l’unica preoccupazione saranno le scommesse?” Rob Manfred della MLB ha invece sposato la causa delle fantasy bet: “Siamo convinti che siano un gioco di abilità, e per questo abbiamo accettato di siglare delle partnership. Ma a me sembra che ci siano delle differenze sostanziali con le normali scommesse: si può puntare sul fatto che il prossimo lancio sarà un ball o uno strike, cosa difficilissima da prevedere”. Roger Goodell della NFL ha invece schivato la questione, si è solo detto d’accordo con alcune prese di posizione di Manfred. lp/AGIMEG