MGA: nel 2017 a Malta occupazione nell’industria del gioco in crescita del 10%, ma 781 posizioni ancora vacanti. Il 72% di tutti i dipendenti del settore proviene dall’estero

L’industria del gioco a Malta vale l’11% del PIL ed è il terzo settore più grande dell’economia dell’isola. Tuttavia ad oggi, secondo un’indagine condotta dalla Malta Gaming Authority (MGA), attraverso la sua Unità di Informazione, le società di gioco non trovano profili professionali da inserire in azienda e, a fine 2017, si sono registrate 781 posizioni vacanti. I posti di lavoro vacanti non occupati si trovano principalmente nella categoria delle operazioni di gioco e di sviluppo a livello operativo. Secondo i risultati del sondaggio condotto dalla MGA, il 57% degli intervistati considera la mancanza di competenze adeguate, in termini di esperienza lavorativa o qualifiche, come la principale causa di posti vacanti. Oltre il 60% delle imprese intervistate acquisisce talenti esperti da altre imprese a Malta; la maggior parte degli operatori recluta lavoratori già impiegati da altre imprese nel settore dell’online (37%) o in altri settori (24%). Il 15% delle imprese ha reclutato lavoratori subito dopo il completamento della loro istruzione formale. Diverse le iniziative intraprese dalle società di gioco per affrontare la carenza di competenze nel settore: la maggior parte delle aziende (55%) organizza corsi di formazione interna per i propri dipendenti o investe in corsi di formazione all’estero (21%). Negli ultimi tempi si è cercato di colmare questa lacuna di competenze: nel novembre 2017 è stato lanciato, a seguito di un accordo firmato tra MGA e MCAST (Malta College of Arts Science and Technology), l’European Gaming Institute of Malta (EGIM). Questa iniziativa strategica mira ad aumentare il pool di talenti nel settore dei giochi e a creare carriere a lungo termine per studenti sia locali che stranieri. I programmi educativi attraverso EGIM sono stati offerti a partire dallo scorso mese di ottobre.

La Malta Gaming Authority (MGA) stima che l’occupazione diretta nel settore dei giochi a distanza a Malta fosse pari a circa 6mila posti di lavoro a tempo pieno a fine 2017, aumentando del 10% rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, gli operatori di giochi a distanza hanno riportato 781 posizioni vacanti, equivalenti a un impiegato su otto. I posti di lavoro vacanti non occupati si trovano principalmente nella categoria delle operazioni di gioco e sviluppo a livello operativo: la domanda di capitale umano del luogo è ulteriormente potenziata dalla possibilità di sostituire il flusso di lavoratori stranieri negli anni futuri. Un forte elemento di posti vacanti riguarda competenze specifiche dell’industria del gioco, che non possono essere reperite altrove nell’economia. Ciò richiede una formazione specializzata che dovrebbe essere integrata da sforzi educativi di base.

L’industria del gioco a Malta è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Nel 2017, ha generato poco più di 1,1 miliardi di euro in termini di valore aggiunto lordo e rappresenta oltre l’11% del totale dell’economia. Ciò ha rappresentato un aumento del 10% rispetto al 2016. L’industria del gioco è diventata il terzo settore più grande dell’economia, superando, in termini di valore aggiunto altri settori che erano tradizionalmente pilastri economici importanti. La crescita del numero di operatori di gioco online a Malta nel corso degli anni ha esposto l’economia ad una maggiore imprenditorialità, occupazione, commercio e investimenti diretti esteri. Alla fine del 2017, il numero di società concessionarie operanti da Malta era pari a 294 unità, che si stima generino 6.673 posti di lavoro a tempo pieno. Il contributo dell’industria del gioco all’occupazione è pari a circa il 4% del totale. Le competenze e il background professionale richiesto dal settore sono intensi e abbracciano una serie di settori, tra cui ICT, statistica e matematica, diritto, finanza e altri. Inoltre, queste aree di specializzazione stanno vivendo una forte domanda da parte di altri settori in crescita dell’economia domestica e anche a livello internazionale. Per questo motivo, evidenzia lo studio, la domanda di risorse umane richiede anche di attrarre capitali umani dall’estero.

I risultati di un sondaggio condotto dalla MGA indicano che alla fine del 2017 circa il 72% di tutti i dipendenti nel settore dei giochi a distanza sono stati dichiarati non maltesi, con un aumento di quattro punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016. In linea con i risultati dell’indagine condotta dall’Autorità per il periodo che termina il 2016, la quota di dipendenti non maltesi tende ad aumentare con il livello di competenza, stimato al 55% dei posti di lavoro tecnici, che sale al 61% per le posizioni professionali e il 70% per i ruoli di senior management. La disponibilità di competenze sufficienti nel settore dei giochi deve essere considerata una chiave per sostenere la crescita e l’ulteriore sviluppo del settore.

All’interno di questo contesto generale, ci si può aspettare che le imprese investano nell’affrontare la carenza di competenze nel settore. Infatti, solo il 7% degli intervistati ha ammesso di non aver intrapreso alcuna azione per ridurre il divario di competenze, e queste sono principalmente le piccole e micro imprese con risorse limitate da dedicare alla formazione del capitale umano o aziende più grandi che possono facilmente attingere a talenti stranieri. Tra tutti i rispondenti all’indagine della MGA, il 55% ha dichiarato di investire nella formazione interna, mentre il 21% delle aziende investe nella formazione all’estero.

A Malta, l’istruzione superiore e la formazione finanziate dal governo sono offerte principalmente attraverso tre istituzioni: l’Università di Malta, il Malta College for Arts, Science and Technology (MCAST) e l’Institute of Tourism Studies (ITS). Queste istituzioni ricevono una sovvenzione annuale dal fondo consolidato del governo per coprire i loro costi. La maggior parte delle medie e grandi società di giochi a distanza ritiene che, sebbene esista una buona selezione di corsi che forniscono la maggior parte delle competenze tecniche e software necessarie, ci sono altre aree tecniche necessarie per i giochi online che non sono coperte. Pertanto, i dipendenti devono essere inviati all’estero per tali corsi, in particolare i corsi di data mining, ovvero l’insieme delle tecniche e delle metodologie che hanno per oggetto l’estrazione di informazioni utili da grandi quantità di dati. Queste società hanno anche affermato che i corsi offerti a Malta non sono paragonabili a quelli offerti nel resto dell’UE. cdn/AGIMEG