Kenya, il fisco chiede a SportPesa 130 milioni di tassa sulla fortuna

Kenya, cresce il conto che il fisco ha presentato a SportPesa per la tassa sulle vincite non pagata. Al centro della vicenda, ancora la tassa sulla fortuna che il paese africano aveva introdotto una prima volta nel 2016, e poi abrogato per difficoltà di applicazione. Nel 2018 il prelievo è stato re-istituito per compensare il taglio del prelievo sui giochi, l’aliquota è del 20% e gli operatori dovrebbero trattenerla direttamente sulle vincite che pagano. A fine 2018 la KRA, l’agenzia fiscale keniota, aveva presentato all’operatore un conto da 10,3 miliardi di scellini (oltre 90 milioni di euro), adesso ha inviato alla Pevans East Africa – sussidiaria della SportPesa – un conteggio aggiornato. L’importo sale a 14,9 miliardi di scellini (131,3 milioni di euro), e riguarda due anni di imposta. La compagnia adesso ha 14 giorni per pagare il dovuto, altrimenti dovrà fronteggiare nuove sanzioni. Il Governo oltretutto ha recentemente annunciato che – come sanzione accessoria – gli operatori che non verseranno la tassa si vedranno sospendere la licenza a partire dal 1 luglio prossimo. lp/AGIMEG