Iran, chiusi 61 siti di gioco illegali, ma per alcuni organizzatori erano attività lecite

Iran, la polizia stronca una serie di organizzazioni che gestivano siti di giochi e scommesse illegali, ma per alcuni degli organizzatori si trattava di un’attività lecita, visto che la normativa nazionale presenta una serie di lacune. La polizia specializzata nei crimini informatici nel giro di due mesi ha individuato 9 sodalizi che gestivano ben 61 siti di gioco illegale, complessivamente secondo gli inquirenti hanno raccolto giocate e scommesse per 95,5 milioni di dollari. Alcuni dei soggetti arrestati si sono difesi sostenendo che nella normativa iraniana vi sarebbero delle lacune, e che i pronostici sportivi – in buona sostanza le scommesse – sarebbero legali. E’ così dovuto intervenire l’avvocato generale per chiarire in una nota che in Iran non è tollerata alcuna forma di gioco, e commette reato di favoreggiamento anche chi disegna il sito di gioco e chi lo ospita su un server. lp/AGIMEG