Il 52% degli svizzeri voterà Sì al referendum sulla nuova legge. Il regime fiscale dissuade gli operatori internazionali

I giocatori svizzeri sono pronti a far entrare in vigore le restrizioni sul gioco online. Il 10 giugno si terrà infatti il referendum per far entrare in vigore la legge federale che consente  solamente ai casinò fisici e agli operatori che abbiano una sede in Svizzera di offrire giochi online. Secondo un sondaggio condotto dalla GfS Bern – su un campione di 1.201 cittadini elvetici – il “sì” conta su una maggioranza relativamente ampia. Il 52% infatti è favorevole alla legge federale, mentre il fronte degli oppositori – secondo il sondaggio – è decisamente staccato: si attesta al 39%. La platea degli indecisi – sebbene sia piuttosto ampia, ben il 9% degli intervistati – per il momento non appare in grado di ribaltare l’esito del voto. I sostenitori della legge sono soprattutto i cittadini dei cantoni francese e italiano, nonché le donne. Il Consiglio Federale ha intanto avviato un giro di consultazioni – che si concluderà il 15 giugno, quindi dopo il voto – sul nuovo regime fiscale, che si preannuncia particolarmente restrittivo. Gli operatori verranno infatti tassati a scaglioni: l’aliquota iniziale è del 20% per i ricavi fino a 3 milioni di franchi (2,5 milioni di euro), passa poi al 40% per i ricavi fino a 10 milioni (8,5 milioni di euro circa), e quindi aumenta gradualmente di milione in milione fino a raggiungere l’80%. Il Governo conta così di incassare tra i 40 e i 70 milioni di franchi (tra i 33 e i 59 milioni di euro), cifra record soprattutto se si considera che la popolazione complessiva non raggiunge i 9 milioni di persone. Nonostante il pesante prelievo fiscale, i casinò svizzeri hanno già manifestato interesse al mercato online. Non ci si attende invece che gli operatori internazionali richiedano la licenza, saranno determinanti quindi le misure per bloccare l’offerta offshore. rg/AGIMEG