Gioco online, in Francia pubblicate linee guida Ministero Finanze-Arjel per contrastare riciclaggio di denaro e finanziamento terrorismo

In Francia l’Arjel, l’Autorità che regola il gioco online, ha pubblicato le linee guida congiunte siglate con l’unità del Ministero francese dell’Economia e delle Finanze che combatte il riciclaggio di denaro, Tracfin (Traitement du renseignement et action contre les circuits financiers clandestins) sugli obblighi degli operatori di gioco autorizzati relativi alla lotta al riciclaggio di denaro e al contrasto del finanziamento del terrorismo. “La lotta contro il riciclaggio di denaro deve essere una priorità”, si legge nel report relativo alle linee guida, che prevedono l’identificazione puntuale del giocatore online, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge del 12 maggio 2010. “Gli operatori di gioco esercitano una vigilanza costante sui clienti di gioco, al fine di ottenere tutti gli elementi di valutazione del rischio. A questo fine sono incoraggiati a raccogliere, nel corso della durata del contratto di gioco, tutte le informazioni sul titolare del conto gioco che reputano opportune”. Il documento evidenzia come particolare attenzione debba essere rivolta dagli operatori nei confronti delle persone particolarmente a rischio, secondo quanto previsto dalla IV Direttiva antiriciclaggio: “Le persone politicamente esposte sono considerate a rischio più elevato di riciclaggio di capitali, corruzione, in ragione delle loro funzioni politiche, giuridiche o amministrative che esercitano o hanno esercitato nell’ultimo anno”. Massima attenzione anche per quanto riguarda l’apertura di conti gioco: “Il deposito di denaro su un conto gioco non può essere effettuato che su un conto aperto con un prestatore di servizi di pagamento stabilito in uno Stato membro dell’UE o un Paese dello spazio economico europeo che abbia siglato con la Francia una convenzione contenente una clausola di assistenza amministrativa in vista della lotta contro la frode e l’evasione fiscale”. Gli operatori dovranno adottare misure di sorveglianza rafforzate in presenza di “operazioni a rischio” secondo gli alert dei singoli operatori, o a seguito di modificate “modalità di deposito sul conto gioco attraverso mezzi di pagamento suscettibili di favorire l’anonimato”, di modifiche del “profilo del titolare del conto di gioco, delle tipologie di puntate effettuate o della destinazione di eventuali vincite conseguite”. In caso di anomalie, l’accordo prevede che il Ministero delle Finanze e dell’Interno possano decidere, congiuntamente, di bloccare per sei mesi (rinnovabili) i fondi e le risorse economiche di un conto gioco appartenente a soggetti che commettono, tentano di commettere o facilitano operazioni di riciclaggio e terrorismo. lp/AGIMEG