Gioco online, gli indiani d’America alla conquista dell’Europa

Sono i primi a ottenere una licenza per operare sul mercato del gioco online in Europa e da pochi giorni sono operativi con il sito www.pokertribe.com, autorizzato dall’authority dell’Isola di Man. La tribù indiana Iowa dell’Oklahoma (a dispetto del nome è stanziata in questo stato) ha iniziato offrendo il poker on line ma ha già annunciato che presto sul suo sito saranno disponibili il bingo, il blackjack, il baccarat e le lotterie istantanee. Nonostante con la licenza di cui dispongono non siano autorizzati a operare in Italia, così come nemmeno in Francia e negli altri mercati regolamentati, tra le 50 diverse lingue disponibili sul loro sito c’è anche l’italiano. Alle tribù indiane è stato concesso dagli Stati Uniti,con l’Indian gaming regulatory act del 1988, di condurre attività di gioco d’azzardo a titolo di risarcimento per i danni subiti dai loro antenati quando gli europei scoprirono il loro continente. L’attività, come comunica un avviso che compare sulla home page del sito, è “controllata dal Governo della tribù degli Iowa dell’Oklahoma, Stati Uniti”. Nei programmi della tribù c’è di chiedere licenza anche ad altre giurisdizioni, ma sembra che all’Italia non sia arrivata alcuna richiesta né abbiano in programma di avanzarne, almeno a breve termine. Per il loro sito, gli Iowa di Oklahoma hanno stretto un accordo con l’Universal Entertainment Group di Miami, che già aveva fornito la piattaforma di gioco alle tribù Cheyenne e Arapaho, le quali nel 2012 avevano lanciato il sito PokerTribes.com: una “s” in più rispetto a quello appena inaugurato dai loro connazionali con la licenza dell’Isola di Man. Ma quell’esperienza non andò bene e dopo due anni l’attività di gioco on line fu abbandonata, con degli strascichi legali, nonostante avessero già speso milioni di dollari. gpm/AGIMEG