Giochi, UK: Camera dei Lords vota mozione su pubblicità, norme più restrittive su orari e avvertenze dei rischi

La Camera dei Lords ha votato una mozione sull’effetto della pubblicità dei giochi nei confronti dei minori. Alcuni membri, tra cui il conservatore Lord Chadlington, ex presidente di ‘Action on Addiction’, hanno promosso l’iniziativa con lo scopo di attirare l’attenzione del Governo sulle preoccupazioni in merito al fenomeno. “Cercherò di fare qualcosa per aiutare i genitori e le famiglie ad affrontare la questione del gioco”, ha affermato Lord Chadlington a conclusione dei lavori. Nel corso del dibattito è stato espresso l’auspicio che si trovi il giusto equilibrio in un settore, quello del gioco “che può crescere e contribuire all’economia – continua il conservatore – ma deve fare tutto il possibile per proteggere i clienti e le comunità da ogni possibile danno causato. Abbiamo esaminato tutte le prove e le opzioni che ci sono state presentate  prima di pubblicare le nostre proposte. Ora mi aspetto da questo Parlamento ulteriori dibattiti su come procedere”. Un esponente dei laburisti ha tenuto a chiarire gli intenti del suo partito: “Dobbiamo analizzare il modo in cui la pubblicità sta cambiando. La pubblicità dovrebbe essere vietata e non mostrata in tv – soffermandosi anche sul tema delle sponsorizzazioni calcistiche – ed è anche per questo che dobbiamo riesaminare tutto il meccanismo delle sponsorizzazioni delle squadre di calcio”. Poi passa a parlare dell’effetto sui minori: “C’è bisogno di pensare meglio al modo in cui i ragazzi stanno interagendo con i messaggi che ricevono. Anche in questo caso il problema è la conseguenza sui minori e tutti coloro i quali potrebbero essere vulnerabili”. Il laburista ci tiene a ribadire la sua natura antiproibizionista: “Dobbiamo solo riformare le regole, non vogliamo proibire la pubblicità. Vogliamo assicurarci che sia correttamente equilibrata. Ci deve essere molta più educazione sui giochi nel programma scolastico e molti più finanziamenti”. Con la mozione si invita il governo a valutare se sia giusto che si faccia pubblicità al gioco durante gli eventi sportivi. I bambini devono essere esposti a queste pubblicità? Il limite fino alle 21.00 fornisce una protezione adeguata ai giovani? In secondo luogo si chiede al Governo di investire di più sulla ricerca e di rafforzare il messaggio di avvertenza sui rischi. Viene poi chiesto di ripensare il contributo volontario delle società di settore (che è lo 0,1% dei loro profitti). Per i Lords questa è un’ottima iniziativa perché fornisce i fondi per la ricerca, l’istruzione e, cosa molto importante, il trattamento. “Un settore, quello del gioco, che può crescere e contribuire all’economia, ma deve fare tutto il possibile per proteggere i clienti”, conclude il senatore. pc/AGIMEG