Giochi, Kenya: Suprema Corte difende il giro di vite fiscale. Operatori a un bivio

Kenya, la Suprema Corte ha respinto il ricorso contro l’inasprimento fiscale sul gioco. Con l’ultima legge di bilancio il governo ha infatti adottato un’aliquota fissa del 35% su tutti i giochi che entrerà in vigore dal 1 gennaio prossimo. Si tratta di un deciso aumento della pressione fiscale, per le scommesse ad esempio si applicava un’aliquota del 7,5%. Tutti gli operatori avevano manifestato il proprio dissenso, provando a spiegare che un simile prelievo sia insostenibile e che l’unico risultato sarà quello di spingere i giocatori verso i siti esteri. SportPesa e la Pambazuka National Lottery – entrambe controllate da Pevans East Africa – hanno invece tentato le vie legali sostenendo che la misura fosse incostituzionale. Hanno sottolineato che la misura era stata inserita nella legge di bilancio – che ha un iter parlamentare semplificato – e non in una normale legge che viene esaminata da entrambe le camere, ma la Suprema Corte ha respinto i ricorsi. Le due compagnie al momento non hanno commentato. SportPesa, il maggiore operatore delle scommesse in Kenya, aveva  inizialmente minacciato di lasciare il mercato se il nuovo regime fiscale fosse entrato in vigore. Ha poi chiarito che taglierà il budget per le sponsorizzazioni, la compagnia è uno dei principali sostenitori delle associazioni e dei club sportivi del Paese. lp/AGIMEG