Giochi, circa 1.000 arresti in Cina e Cambogia per gioco d’azzardo illecito

Nel gennaio di quest’anno il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro cambogiano Hun Sen hanno concordato una cooperazione per combattere il gioco d’azzardo illegale. Le indagini delle forze dell’ordine cinesi e cambogiane hanno portato all’arresto di quasi 1.000 persone nei primi otto mesi dell’anno. Recentemente il primo ministro della Cambogia ha anche firmato un ordine del governo per introdurre un divieto assoluto per i cittadini di giocare online comportando la fuga di numerosi operatori dal Paese. Il governo cambogiano spera di chiudere la sua industria iGaming entro la fine dell’anno, evitando di rilasciare nuove licenze e non rinnovando i permessi attivi che scadranno alla fine del 2019. Tutto ciò rientra nelle grandi manovre della Cina contro il gambling spingendo molte nazioni del sud-est asiatico a vietare il gioco d’azzardo online. Tali pressioni hanno indotto l’ente regolatore delle Filippine, la Philippine Amusement and Gaming Corporation (PAGCOR), a porre fine al rilascio di licenze di gioco online almeno fino alla fine del 2019. ac/AGIMEG