Giochi, a Bruxelles tavola rotonda “L’azzardo non è un gioco”. Sassoli (Vicepresidente Parlamento UE): “Servono decisioni a livello europeo per contrastare rischi legati al gioco”

Un sistema di identificazione per le slot come per i distributori di sigarette, stop alla pubblicità del gioco sulla Rai ed intervenire sulle gare d’appalto delle sale gioco. Sono alcune delle proposte di David Sassoli, eurodeputato PD e vice presidente del Parlamento europeo, avanzate per contrastare il gioco d’azzardo illegale in occasione della tavola rotonda ‘L’azzardo non è un gioco’ organizzata all’Europarlamento di Bruxelles. “Entro fine legislatura dovrebbe nascere tra Commissione e Parlamento europeo una consapevolezza maggiore” dei rischi legati al gioco d’azzardo”, ha detto Sassoli che auspica “una decisione a livello europeo” per “un fenomeno che sta marcando la vita di migliaia di persone” per il quale ci saranno “standard europei solo se i Paesi membri sentiranno una reale priorità e se al Parlamento europeo si riusciranno a superare determinati ostacoli”.
Filippo Torrigiani, consulente della commissione parlamentare antimafia presente alla tavola rotonda, si è detto favorevole all’identificazione dei giocatori “per evitare la partecipazione di minorenni e fare da apripista ad altri modelli europei”.
Secondo il Tenente colonnello dell’Europol Antonio Manfredi è “meglio utilizzare un bancomat invece che tesserata unitaria con obbligo per la banca di informare polizia per transazioni sospette”.
Per il Senatore Vaccari (PD), coordinatore del Comitato sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore del gioco legale e illegale della Commissione Antimafia, l’incontro è stato “uno scambio utile” per discutere su alcuni temi come “l’uniformazione delle normative nazionali, la normativa antiriciclaggio, la prevenzione del gioco patologico e la collaborazione tra le forze dell’ordine e la magistratura dei diversi Stati”.
“È fondamentale il contrasto penale a livello europeo nei confronti degli interessi criminali legati al gioco d’azzardo”, ha detto invece l’europarlamentare Caterina Chinnici (PD), per la quale “sono necessari strumenti legislativi comuni e campagne educative e di prevenzione rivolte a giovani e minori”. lp/AGIMEG